A volte… ritornano. La Sommese Calcio si riaffaccia in Prima Categoria dopo l’entusiasmante vittoria del campionato di Seconda che gli ha permesso, appunto, di ottenere i gradi per questa nuova avventura. Il “nuova” sarebbe bene metterlo tra virgolette, la storia della Sommese racconta di tanti anni di Promozione ed Eccellenza, con organici di spessore e successi raccolti su diversi campi. 
Ma guardare in faccia alla realtà significa constatare una rinascita avvenuta da zero ed una Prima Categoria raggiunta in 4 anni di calcio effettivo.
È stato il nostro obiettivo fin da subito ma non ci aspettavamo di raggiungerlo così in fretta, evidentemente il nostro budget di sudore e sacrificio è stato un ottimo garante e ci ha permesso di seminare bene, prima, e di raccogliere i frutti poi”. Afferma il ds Simone Brun, uno degli autori della rinascita. 

La Sommese torna in Prima Categoria, quale sarà il vostro ruolo?
“Di guastafeste! Di primo acchito mi verrebbe da risponderti così, poi se ci ragiono aggiungo che l’intento principale sarà quello di divertirci e di mantenere la categoria”.

Mister, staff, conferme, nuovi arrivi: come vi state strutturando?
“Mister Peloso è stata la prima conferma, era il minimo per tutto il lavoro fatto. È con noi da sette anni e questa Prima Categoria se l’è guadagnata sul campo, dargli nuovamente fiducia è il giusto riconoscimento, e poi è un tecnico meticoloso, ci mette impegno e siamo certi farà bene anche un gradino più in su; quanto al resto dell’organico ci stiamo lavorando, sicuramente prima ci goderemo il weekend ad Ibiza, che sarà a tutti gli effetti la nostra festa, poi è chiaro che faremo i conti anche con i cambiamenti soprattutto per un discorso fuoriquota, modificando nuovamente le annate dobbiamo farci trovare pronti, a loro affiancheremo i nostri senatori, ovvero buona parte dei ragazzi che hanno ottenuto questo successo eccezion fatta per Monza e Ferrario che hanno scelto di appendere le scarpette al chiodo”

Se nomini i senatori non si può non citare Marco “Shulz” Montagnoli…
“Montagnoli non si discute, è il nostro capitano, il nostro leader, è ancora il più casinista di tutti ma anche quello che trova le parole giuste al momento giusto, lui è eterno e finché le gambe andranno non si fermerà, anche perché 11 gol da difensore centrale con appena 2 o 3 rigori non sono da tutti…inutile girarci attorno, prescindiamo da lui”.

Sei già stato in prima categoria con l’Arsaghese, o ci ritorni con la Sommese, squadra della tua città, cosa ti aspetti?
“Un campionato difficilissimo sulla falsariga di quello di quest’anno che ho seguito a distanza e che fino all’ultimo respiro è stato incerto, questo però significa che sarà anche un campionato emozionante e stimolante, siamo anche curiosi di capire a che punto siamo noi e di misurarci con squadre di alto blasone, la prima categoria raccoglie formazioni di qualità che possono dare filo da torcere a chiunque, non ci sono squadre materasso e non c’è nulla di scontato, sarà divertente poterlo vivere da dentro”.

Somma è una piazza calda, avete un grosso seguito e tante attività di contorno, ce le racconti?
“Il Mundialito è il torneo in atto che sta portando alla sfida tanti ragazzi del calcio dilettanti e non solo di Somma, sta riscuotendo un successo notevole e davvero ci siamo trovati immersi in un torneo estivo entusiasmante, l’altro estremo, in termini di gioventù, sono i piccoli atleti ovvero il camp estivo partito lunedì 13 giugno e che conta ben 180 iscritti, siamo molto felici di questo risultato, è un altro aspetto del progetto Sommese partito qualche anno e che trova riscontro tanto nella prima squadra, quanto nei calciatori in erba”.

Mariella Lamonica

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