Una macchina da gol in un reparto che si preannuncia scoppiettante: per Giuseppe Torraca sarà la seconda stagione alla Solbiatese, a cui è approdato dopo tanti anni trascorsi tra Eccellenza e Serie D. I suoi numeri sono di per sé piuttosto eloquenti: 17 le reti messe a segno nella scorsa stagione, in cui con la sua esperienza ha contribuito a portare i nerazzurri verso l’obiettivo “Eccellenza”. A pochi giorni dalla prima di campionato, l’attaccante classe 1995 fa il bilancio del pre-season e ribadisce la centralità del progetto.

Due anni fa hai sposato la causa nerazzurra scendendo di due categorie. Cosa ha significato per te la promozione?
“A mio avviso c’è tanta fiducia da ambo le parti, sia mia verso la società, sia della società nei miei confronti. Grazie al lavoro della squadra e di tutto il gruppo, abbiamo cominciato bene, ma questo personalmente e credo anche per la società, è solo il punto di partenza di un percorso che spero in futuro possa essere il più prosperoso possibile, soprattutto per la società, perché i giocatori vanno e vengono ma la società rimane”.

Rispetto ad altre società che hanno rinnovato in gran parte la rosa, la vostra parola d’ordine è stata “continuità”. Pensi che questo gruppo, insieme alle nuove aggiunte, possa essere protagonista anche in Eccellenza?
“Non so se avremo un ruolo da protagonista ma penso che potremo essere una mina vagante. Arrivando in una categoria diversa avremo bisogno di un minimo di adattamento, considerando che quest’anno sarà un campionato molto difficile con tante squadre attrezzate. Qualcosa di buono lo faremo di sicuro, anche perché la società ha lavorato bene sul mercato e i nuovi arrivati sono tutti ottimi giocatori che si sono già inseriti bene, sia in campo che nello spogliatoio. Siamo un gruppo collaudato e secondo me potremo toglierci qualche soddisfazione. Chiaro che il girone è molto equilibrato: incontrarci sarà dura per tutti, così come per noi sarà dura incontrare tutte le altre”.

Davanti avete un attacco invidiato da molti. Pensi che possa essere il vostro punto di forza?
“Sicuramente avere così tante punte in sana competizione tra loro può essere un vantaggio. Con Ale (Anzano, ndr) e Denni (Scapinello, ndr) c’è un bel rapporto di amicizia anche fuori dal campo. Flavio (Becerri, ndr) lo stiamo conoscendo piano piano e penso che più giochiamo insieme, più l’intesa aumenterà, perché è un calciatore con delle ottime qualità e insieme potremo sicuramente divertirci”.

Come valuti i primi impegni di quest’estate, tra amichevoli e debutto in Coppa Italia?
“Penso che già dalle prime uscite abbiamo capito di essere una squadra e in generale un gruppo, che non si vuole mai accontentare. Abbiamo fatto delle buone partite, altre un po’ meno, ma sicuramente possiamo fare molto meglio. Il calcio d’agosto lascia un po’ il tempo che trova, ma l’importante è aver lavorato bene e aver messo minuti nelle gambe. Abbiamo ricevuto la conferma che il gruppo c’è e ora dobbiamo superare lo step del cambio di categoria, ma penso che non troveremo grandi problemi perché tutti i ragazzi sono intelligenti”.

In Coppa Italia avete iniziato con il piede giusto e tutto si deciderà tra due settimane contro la Sestese. Quanto ci tenete al passaggio del turno?
“Sarà sicuramente una bella partita perché la Sestese è una squadra importante con un bravo allenatore. Noi scenderemo in campo per vincere, come in tutte le partite e faremo di tutto per passare il turno, perché la Coppa è comunque un buon trampolino di lancio e avendo uno rosa ampia, potremmo fare bene in entrambe le competizioni”.

Riguardo al campionato, domenica scenderete in campo con il Club Milano. Quali sono le sensazioni della vigilia della partita e in generale della stagione?
“Forse è la squadra più ostica con cui potevamo iniziare il campionato, ma noi affronteremo tutti con la stessa mentalità e con la stessa umiltà. Sarà una partita difficile, ma penso che alla fine ci divertiremo entrambi perché siamo due formazioni di ottima qualità calcistica che già alla prima giornata, quando di solito i ritmi sono più bassi, vorranno dimostrare a tutti di stare bene fisicamente. Il campionato sarà difficile perché è vero che sulla carta c’è qualche squadra favorita a livello di rosa, ma non ci sono vere e proprie corazzate come quelle che hanno dominato nelle stagioni precedenti, quindi secondo me ce la giocheremo fino alla fine e non ci saranno grandi gap di punti in classifica”.

Tu hai qualche obiettivo personale per la stagione?
“Sinceramente no.Ho sposato il progetto della Solbiatese perché credo nel lavoro della società, quindi preferisco ragionare a livello di gruppo. Personalmente sono sereno; non prometto mai un certo numero di gol, ma di dare tutto quello che ho, e alla fine ci riesco sempre”.

Quanto in grande si sogna al Chinetti?
“Essendo una neopromossa, non abbiamo niente da chiedere. La società si fida di noi ed è inutile andare di fretta e prefissarsi di vincere a tutti i costi. Meglio fare un passo alla volta, con umiltà, perché se proseguiamo con questo progetto, prima o poi raggiungeremo il traguardo con serenità. Noi daremo il massimo in ogni partita, poi a fine anno tireremo le somme. Non abbiamo delineato degli obiettivi precisi, ma penso che a lungo andare i risultati si vedranno”.

Silvia Alabardi

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