Ivan Luca Vavassori è vivo. Lo ha comunicato il padre ed ex patron biancoblu Pietro facendo riferimento ad un messaggio ricevuto dal fronte ucraino. La notizia è stata riportata pochi minuti fa dal TG1.

L’ex portiere della Pro Patria sarebbe ferito e ricoverato dopo che il convoglio del 4° Reggimento di cui faceva parte sarebbe stato colpito dall’esercito russo. Notizie giocoforza frammentarie che nelle ultime ore avevano fatto temere per il peggio. Incertezza fortunatamente spazzata via dall’annuncio di questa mattina.       

Vavassori, 29 anni, stava vivendo un’avventura in Bolivia a Santa Cruz prima che la guerra in Ucraina scoppiasse e lui decidesse di mollare tutto per andare a combattere a fianco della nazione che batte bandiera gialloblu.
Una scelta chiaramente molto pericolosa, che però lo stava riempendo di valore e orgoglio, come i suoi messaggi sui social testimoniavano: “Il titolo di capitano me lo sono guadagnato sul campo, ora mi chiamano Rome, aquila nera“, oppure, “siamo una famiglia e assieme viviamo e moriamo. un onore essere venuto in Ucraina per dare la mia vita per queste persone fantastiche. Gli ucraini combattono per qualcosa di diverso da noi e siamo qui per aiutarli, per far sì che la guerra non esca da qui“.

Giovanni Castiglioni  

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