Dopo il mezzo miracolo compiuto domenica scorsa a Empoli, il Legnano Basket si prepara ad una partita casalinga, quella contro Pavia (salto a due domenica 6 febbraio alle ore 18.00), che si può tranquillamente definire alla stregua della prima gara-spareggio con vista ad alta quota sull’obiettivo playoff.

Legnano infatti, attualmente al quarto posto in classifica a quota 22 punti, sente abbastanza vicini i passi del team pavese in quinta posizione a quota 18 e con una gara da recuperare. Tuttavia, dopo aver vinto all’andata ha la concreta possibilità, mettendo a segno il bis, di sbarazzarsi definitivamente della minaccia rappresenta dalla formazione allenata dall’ex Fabio Di Bella che si presenterà al PalaBorsani con la cabina di regia affidata al nuovo playmaker Sorrentino, acquisto fresco fresco in giunto in luogo del “tagliato” Simoncelli.

Al fianco di Sorrentino nello spot di guardia c’è l’ex Varese Andrea Calzavara che sta disputando un campionato di altissimo livello (24 punti nell’ultima uscita). A completare la rotazione perimetrale del quintetto ci sarà Lorenzo D’Alessandro mentre sotto canestro coach Di Bella partirà probabilmente con la coppia Diego Corral e Giorgio Sgobba lunghi solidi, affidabili, esperti e sempre pericolosi.

Dalla panchina pavese usciranno due cambi di qualità per gli esterni come l’ex Desio Marco Torgano e Alessio Donadoni, mentre per i ruolo dentro l’area ci sarà il giovane Lebediev, classe 2005.  Per i Knights legnanesi si prospetta una partita due volte insidiosa. La prima insidia, ovvia, è relativa alla forza dell’avversario. La seconda insidia appartiene invece alla sfera emotiva perché Pavia, reduce da una gara totalmente negativa, vedi sconfitta casalinga di 25 punti contro Piombino, arriverà a Legnano con il sangue agli occhi.

Legnano, che non segnala problemi d’organico è quindi già in allerta e molto concentrata perchè, oltre ai due punti in palio, che questa volta valgono davvero il doppio, deve a sua volta rimediare alla brutta prestazione offerta contro Livorno nel corso dell’ultima uscita al PalaBorsani.

Matteo Carraro

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