Non dite al Tractor che prima di ieri la miglior difesa del campionato (quella del Pordenone), aveva subito solo 8 reti in 15 giornate (per la verità, già 2 domenica con la Pro Sesto), 3 in 7 turni al “Teghil” dove (prima della mandrakata di Castelli) non incassava gol da 255’. Non ditelo semplicemente perché (c’è da supporre), il santiagueño lo sappia già e perché (soprattutto), l’argomento gli manderebbe ancor più di traverso la doppietta di Ajeti.
One-two punch su palla inattiva su cui Vargas (per sopramercato, da ex difensore), aveva lanciato l’allarme alla vigilia. Aver pagato pegno proprio su un fondamentale oggetto del focus tecnico ha certamente fatto perdere l’aplomb andino a Vargas che nel post 2-2 ha aperto il libro dei rimpianti: “Veniamo via da qui con la convinzione che si potesse vincere. Facendo più attenzione”. L’identità di squadra si costruisce anche increspando il labbro per un pareggio (in doppia rimonta) sul terreno della capolista. La Pro Patria archivia le 2 trasferte in 72 ore con 4 punti e un booster di fiducia.
Seppur zavorrata dalle assenze, la formazione biancoblù ha scacciato la crisi facendo banalmente quello per cui è a libro paga: giocare al calcio. Senza alibi, senza vittimismi e senza altre menate assortite. Domenica allo “Speroni” (ore 14.30) arriva il miglior nemico Lecco. Per chiudere una settimana (sinora) da alitarsi sulle unghie.
Castelli di Sabbiadoro
Dopo la topica di Novara Davide Castelli si è messo tutto alle spalle (grazie anche alla dieta di tranquillità imposta da Vargas), giocandone 3 da titolare con 2 reti da 4 punti (suo l’1-1 di ieri a Lignano Sabbiadoro). Sul suo personalissimo cartellino 4 reti (più una in Coppa Italia) in 648’ giocati (più 105’ in Coppa), in 15 presenze di cui 7 dal 1’. Gli attaccanti tigrotti hanno realizzato 14 delle 19 reti in campionato (74%). L’anno passato furono 23 su 38 (61%).
Svalutation
Le uniche a non aver fatturato vittorie nelle ultime 5 gare? Padova e Triestina. Ovvero, 7 sconfitte e 3 pareggi in cooperativa tra 12^ e 16^. Roba da retrocessione diretta per due tra le principali candidate estive alla cadetteria. Ora (nella migliore delle ipotesi), potranno giocarsela ai playoff. Certamente i Biancoscudati (meno 2 dalla 10^ posizione), più difficilmente gli alabardati (ultima moneta a 9 lunghezze dalla salvezza diretta e a 12 dalla post season promozione). L’Unione spende più di 6 milioni per giocarsi la permanenza tra i professionisti. Magari pagherà Pavanel (il cui approdo sulla panca del “Rocco” è stato ad impatto sottozero), ma le responsabilità (a occhio e croce), stanno comunque altrove.
La Lecco bene
Da quando Luciano Foschi ha dato il cambio in panca ad Alessio Tacchinardi (5^ giornata), il Lecco ha messo insieme 26 punti in 12 turni (compresi i 3 di ieri nell’1-0 con il Renate). Per una media di 2.17 punti a partita. In tutta la categoria solo Catanzaro, Crotone e Pescara ne hanno una migliore. Per dire del coefficiente di difficoltà dell’incrocio di domenica.
Giovanni Castiglioni