Cala il sipario su Prina. Si accendono le luci sul binomio Sala/Le Noci. Ma i riflettori sono tutti per Patrizia Testa il cui sfogo chiarisce che la Pro Patria non è più affar suo e che il Consorzio Sgai deve onorari i sui impegni. Congedo definitivo o dichiarazione interlocutoria? Ai posteri (possibilmente prima), l’ardua sentenza. Nel frattempo, spazio alla svolta in panca.


Prina out. Perché l’allenatore si può esonerare. E perché gli ultimi risultati (Pro Sesto e Legnago su tutti), sono occasioni perse che non possono non contemplare conseguenze. Ma le responsabilità sono di tutti e la scelta di sollevare dall’incarico il Biellese 2 ha risvolti non solo economici. Poche righe per chi volesse giusto la sinossi della conferenza stampa di presentazione del nuovo ticket biancoblu composto da Massimo Sala e Beppe Le Noci. Per tutti gli altri, c’è il resto dell’articolo. Cornice posta chiaramente dal DS Sandro Turotti: “Ringrazio Luca e il preparatore atletico Stefano Bortolan. Spiace molto. Anche per il rapporto umano. Quando si fanno delle scelte è perché ci si crede. Come era stato fatto l’estate scorsa. Paga l’allenatore per motivi di responsabilità. Ma paghiamo tutti con la situazione che si è creata. C’è poco tempo e la scelta di puntare su Massimo è stata mia visti conoscenza del gruppo e negli ultimi 4 anni anche nella costruzione della squadra. La svolta è stata condivisa con il presidente Citarella che è stato qui nei giorni scorsi. Beppe ha grandi potenzialità che abbiamo già apprezzato in questi mesi”.

Messo il cappello, tocca al neo head coach Sala dettare la linea programmatica: “Grazie a Luca per gli ultimi 8 mesi. Da lui ho imparato la gestione della comunicazione mentre nei 3 anni con Javorcic è stato come andare all’università. Ma posso dire che questa sarà la mia squadra. Il messaggio ai ragazzi deve essere che la responsabilità è di tutti. Il marchio della Pro Patria è umiltà e lavoro. Ci sono valori umani importanti. Non cambierò la metodologia di lavoro. Scelte e coraggio a cui ho fatto riferimento dopo la gara di domenica devono essere figlie della settimana di lavoro”. Insomma, chi pensasse ad un’autogestione è decisamente fuoristrada. Posto che ci possa essere maggiore condivisione con lo spogliatoio. Cinghia di trasmissione cui contribuirà Le Noci, già in prima fila al primo anno nella struttura tecnica: “Sono molto grato alla società per questa opportunità. Bisogna migliorare su tutto. Testa bassa e lavorare. Pentito di aver smesso l’anno scorso? Assolutamente, fatta la scelta, non ci ho più pensato”. A margine il rientro nello staff del preparatore atletico Diego Scirea e la situazione infortunati con Pizzul di nuovo disponibile entro 15/20 giorni, Banfi (più o meno) idem, mentre per Bertoni e Lombardoni il rientro in gruppo prelude al rientro in campo. Ma serve ancora un po’ di pazienza. Quella che la Pro Patria (a partire da domenica a Vercelli), non può davvero più permettersi.

Giovanni Castiglioni

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