Niente infrasettimanale per la Pro Patria. Unica volta in tutto il mese di febbraio. Ma qualcuno che gioca lo si trova sempre. Nello specifico, Virtus Verona e SudTirol che alle 14.30 recuperano la prima di ritorno (20^) saltata per Covid il 21 dicembre.
In caso di successo, gli ingrifatissimi Rotweiss di Javorcic (5 vittorie consecutive, 7 successi nelle ultime 8 e porta immacolata da 560’), salirebbero a +10 sul primo inseguitore Padova e a +16 su Feralpi e Renate. Cioè, campionato morto e sepolto. Sempre che non lo sia già in ogni caso. Proprio i veneti di Gigi Faso tuto mi Fresco (presidente, allenatore and counting) saranno i prossimi avversari biancoblu domenica sempre alle 14.30 e sempre al “Gavagnin-Nocini”. Caldissimi prima della sosta (3 vittorie ed altrettanti pari), nel 2022 i rossoblu hanno letteralmente inchiodato con un solo punto in 4 gare. Per i tigrotti a 14 dalla fine, la doppia opportunità oltre che di fatturare anche di mettere la freccia o di agganciare una diretta concorrente. Sempre (va da sé), che la Virtus non vinca oggi.
Bomba o non bomba. Ammonito in diffida (giallo al 93’ per proteste, aspetto su cui si può decisamente migliorare), Gianluca Nicco salterà la sfida di domenica. Destino comune al positivo al tampone Prina e ai lungodegenti in rima Lombardoni, Vezzoni e Bertoni più uno degli abbonati alla lista infortunati Brignoli. Per tutti gli altri, si attendono rifinitura e tamponi di sabato. Augurandosi (vista l’emergenza assoluta in mediana), di recuperare quantomeno Fietta. Nell’attesa, Pro Patria alleggerita di 500 euro “per fatti contrari alle norme in materia di ordine e di sicurezza e fatti violenti commessi dai suoi sostenitori integranti pericolo per l’incolumità pubblica, consistiti nell’aver lanciato, dal settore occupato dagli stessi, un petardo che è esploso all’interno del recinto di gioco, prima dell’inizio gara, durante il saluto delle squadre”.
Giovanni Castiglioni
