Presentato nella Club House del campo Aldo Levi di Giubiano il nuovo progetto firmato VA Res e Rugby Varese. Un’idea volta alla riqualificazione del campetto da basket presente nell’area dello stadio del rugby biancorosso e che rientra in quel contenitore di progetti di responsabilità sociale che la Pallacanestro Varese ed Il Basket Siamo Noi hanno presentato la scorsa settimana.
Un progetto di riqualificazione importante, per una cifra totale d’intervento che si stanzia sui 40.000 euro, per ridare vita e smalto ad un centro di aggregazione per tante famiglie e ragazzi in un rione di Varese, Giubiano, che vive di sport, andando a rifare recinzioni, manto, resinatura e sostituzione canestri.
Obiettivo ambizioso quello di VA Res e del Rugby Varese che, unendosi e puntando sulla vendita congiunta delle nuove felpe brandizzate ad hoc, dal costo di 35 euro ciascuno, hanno l’obiettivo di raggiungere quota 1000 vendute e rendere possibile la nuova inaugurazione del campo entro marzo 2023, potendolo così inaugurare con la prossima tappa della Quartieri League Varese.
A presentare questo tanto ambizioso quanto importante progetto erano presenti Paola Biancheri, Segretario de Il Basket Siamo Noi, Martina Zuliani, Vice Presidente del trust biancorosso, Stefano Malerba, Assessore allo Sport cittadino, Giovanni Barbieri, presidente del Rugby Varese e Francesca Cassani, cestista e grafica a cui va attribuita tutta la progettazione artistica di felpe e campetto.
Ad aprire la conferenza stampa è stata proprio Paola Biancheri: “Riuscire a fare rete tra due sport diversi non è semplice, qui abbiamo trovato una casa. Settimana scorsa abbiamo presentato il progetto Va Res parlando dei progetti in atto e di quelli in divenire, oggi aggiungiamo un altro tassello, portando un concetto fondamentale di Va Res, ovvero il fare rete. L’obiettivo infatti che ci proponiamo è quello di costituire quante più sinergie possibili con realtà che hanno a cuore e vogliono lo sviluppo del movimento sportivo cittadino e del territorio. Questo progetto nasce poi anche nell’Ottica della Quartieri League Varese, che speriamo di potare qui a marzo, inaugurando così il nuovo campetto. Facciamo un appello a tante aziende del territorio e soprattutto a tante persone, che ci possano sostenere inq uesta bellissima iniziativa“.
Un discorso, quello delle sinergie sportive tra realtà cittadine, sottolineato ancor di più dalle parole di Martina Zuliani: “Abbiamo fin da subito individuato valori fondamentali condivisi tra Pallacanestro Varese e il Rugby Varese. L’idea di una collaborazione è nata da una partita vista quest’estate del Rugby Varese che ci ha fatto innamorare per il clima e l’ambiente circostanti il match. Oggi parlando di queste due realtà, parliamo di società sportive che si stanno avvicinando sempre di più ad una community che abbia lo sport come veicolo di valori positivi, che porti i luoghi dello sport a diventare centri di aggregazione sempre più importante, che avvicini anche due concetti così apparentemente distanti come arte e sport”.
Pensieri sublimati dall’intervento del Presidente del Rugby Varese, Giovanni Barbieri: “Non è mai facile che sport così diversi si incontrino. E’ importante la riqualificazione del campetto da basket qui dietro perché è sempre stato un grande centro di aggregazione. Il quartiere si aspetta che sistemiamo questo luogo e con Il Basket Siamo Noi siamo andati a nozze verso questo obiettivo comune. Speriamo di poter riaprire il campo nella primavera del 2023“.
Progetto di riqualificazione che deve essere da esempio per tanti, secondo il pensiero dell’Assesore Malerba: “Credo che questo progetto abbia una valenza importante sotto due aspetti: intanto dimostra come delle associazioni sportive riescano, facendo rete, a fare qualcosa d’importante per il territorio, senza aspettare che sia un’istituzione o amministrazione pubblica a fare qualcosa. Pallacanestro Varese e Rugby Varese si sono unite per ridare ad un territorio ad alta vocazione sportiva un luogo importante, e lo hanno fatto pensando ad un progetto, a come reperire fondi, senza aspettare che sia sempre l’ente pubblico che debba risolvere i problemi cittadini. Penso sia un percorso virtuoso quello che questi club hanno iniziato. Questa, insieme ad altre iniziative che Pallacanestro Varese sta facendo anche con altri club sportivi cittadini come l’HCMV Varese, incomincia a dare un’idea alla città che non esitano scatole chiuse ma bensì che si debba fare rete. A me non interessa lo sport che fa un ragazzino, a me interessa che faccia sport. Questo è possibilie se noi come realtà sportive facciamo rete. In Italia polisportive come Barcellona o Bayern non esistono. Questo secondo me è un primo tassello di una strada che potrebbe portare le società sportive del terriotrio ad essere in rete, cercando di non disperdere i nostri ragazzi e permettendo ad ognuno di fare lo sport più adatto a loro, facendo sinergie importanti anche da un punto di vista economico”.
Chiosa infine Francesca Cassani, ideatrice grafica delle felpe e del nuovo campetto che nascerà: “L’idea del progetto grafico di riqualificazione del campetto nasce quest’estate quando, trovandomi con Il Basket Siamo Noi e il Rugby Varese, mi hanno raccontato del progetto. E’ stato abbastanza semplice trovare i cardini giusti per realizzare questo concetto grafico. Tradizione, passione ed emozioni i tre valori che hanno guidato il mio lavoro. Il concetto di base parte dai colori, ovviamente il bianco ed il rosso, poi le sagome dei due atleti che giocano a basket e rugby e poi al centro del campo i due palloni insieme. L’elemento più astratto che crea dinamismo e movimento sono i due fasci rossi e bianchi che si uniscono a metà campo, che rappresentano la V di Varese. L’utilizzo del colore nero serve a dare impatto a bianco e rosso“.
Alessandro Burin