A livello provinciale, regionale e nazionale, il movimento ciclistico italiano fuoristrada continua a crescere grazie a tutte quelle società che, con passione e duro lavoro quotidiano, contribuiscono a sfornare tanti giovani talenti delle due ruote. Per quanto riguarda Varese, l’operato di Valceresio Bike non è certo passato inosservato e, da circa cinque anni a questa parte, ha permesso alla provincia di ritagliarsi uno spazio sempre più grande nel mondo dei pedali.

Domenica 3 luglio, infatti, la società di Cuasso al Monte è stata protagonista al Campionato Regionale per Società XCO-Trofeo Alpen Hotel tenutosi a Valdidentro (Sondrio): il dodicesimo piazzamento finale non riflette appieno il valore del team neroverde dato che la classifica viene delineata in base ai punti raccolti dai singoli atleti e di conseguenza le squadre più numerose sono avvantaggiate. Ciò detto, comunque, Valceresio Bike non si è fatta certo scoraggiare e gli undici portacolori varesini hanno tenuto alto l’onore conquistando (a proposito di talenti) un terzo posto con Federico Palladino (Categoria G2 M2) e la vittoria di categoria G2 con Ludovica Pedoja.

Per Valceresio Bike il bilancio è stato assolutamente positivo – spiega Luca Calderara (il fondatore della società e direttore sportivo dei giovanissimi nonché responsabile del settore fuoristrada della sezione di Varese della Federazione Ciclistica Italiana) – perché abbiamo ben figurato in una competizione regionale cui partecipavano società con una trentina di ragazzi. Il Campionato era riservato alle categorie maschili e femminili dai 7 ai 12 anni e per i nostri atleti è stata una bella occasione: competere contro i migliori talenti lombardi non può che aumentare ancor di più il loro livello”.

La vittoria di Ludovica Pedoja, in particolare, ha riscosso notevole successo e tanti applausi (nel video in basso) proprio per come la giovane atleta neroverde è arrivata al successo: una caduta aveva rischiato di tagliarla fuori dai giochi, ma con grinta ha rimontato una posizione dopo l’altra e al termine di una battaglia pazzesca ha messo le sue ruote davanti alle avversarie proprio all’ultimo. Orgoglioso, e non potrebbe essere altrimenti, papà Thomas (allenatore di Valceresio Bike nonché presidente della Cuassese in Seconda Categoria con suo fratello Timothy pronto alla sua prima stagione da allenatore): “In passato ho raccolto buoni risultati nell’ambito del ciclismo su strada, ma non ho mai spinto Ludivica verso la bicicletta. La sua passione è nata spontaneamente e di riflesso l’ha fatta rinascere anche a me: ha una grandissima grinta e, soprattutto, una bella lucidità mentale al punto che sento di più io le gare rispetto a lei. Il mio compito? Oltre a Ludovica ci sono tanti bambini desiderosi di cominciare questo magnifico sport e mi sono assunto con gioia l’incarico di allenarli: a 7/8 anni è più importante lavorare dal punto di vista cardiaco che non a livello muscolare e, soprattutto, stimolare i bambini con giochi, staffette e attività ludiche”.

I buoni risultati raccolti dalla Valceresio Bike aprono interessanti discussioni su quelli che sono i margini di crescita del ciclismo fuoristrada e Calderara non manca di sottolinearne gli aspetti positivi: “Il movimento è in crescita soprattutto, per quanto ci riguarda, a livello femminile. Sarebbe bello ampliare ancora di più il nostro bacino anche da un punto di vista della sicurezza: in strada, fra rotonde, asfalti irregolari, buche e automobilisti indisciplinati, è più pericoloso rispetto al correre con le Mountain Bike. Oltre ad essere divertente, la MTB ti consente di allenare l’equilibrio e la coordinazione facendo sport green in sicurezza”.

È il terreno ideale concorda Thomas Pedoja: le gare si svolgono su percorsi chiusi dove non ci sono pericoli esterni; la caduta può avvenire, fa parte del gioco, ma l’ambiente è protetto. È un ciclismo sano, ma la Valceresio Bike è attiva anche su strada per garantire ai suoi atleti la multidisciplinarietà e la possibilità di affinare altre qualità”.

In merito a questo aspetto c’è da sottolineare come il panorama varesino offra non poche opportunità a questa specifica tipologia di sport. “La Provincia di Varese è perfetta per fare MTB – conferma Calderara – e infatti stiamo lavorando da qualche mese in stretto contratto con Camere di Commercio e Varese Sport Commission sul cicloturismo. L’obiettivo è quello di tracciare sentieri per escursioni in bici in luoghi di interesse valorizzando l’attività sportiva e l’aspetto turistico. Vogliamo promuovere a 360° la bicicletta fuoristrada a Varese facendo crescere tutto il movimento anche per quel che riguarda l’aspetto delle sponsorizzazioni”.

Di crescita, Valceresio Bike ne sa qualcosa  e Calderara ripercorre l’ultimo quinquennio: “Varese ha sempre avuto una fortissima tradizione ciclistica, ma mancava un vivaio specifico per il fuoristrada: cinque anni fa abbiamo aperto la nostra scuola a Cuasso al Monte e, nel giro di poco tempo, siamo arrivati ad un centinaio di bambini. Da lì è nata spontanea l’idea di immettersi nel mondo delle corse e, sul nostro modello, sono nate anche altre società in Provincia. Abbiamo introdotto poi un circuito di gare chiamato Valli Varesine Kids con cinque prove riservate solo ai bambini da 7 a 12 anni e il prossimo obiettivo consiste nel dare continuità al percorso di crescita di chi supera quella fascia d’età. Il covid? Alla ripresa un po’ di comprensibile paura c’è stata ma, viceversa, ho percepito da chi è tornato a pedalare con noi ancor più grinta e determinazione: i bambini non vedono l’ora della domenica per poter gareggiare e divertirsi sulle loro MTB”.   

A proposito di pedalate e divertimento, l’appuntamento è ora fissato a domenica 10 luglio a Gorla Minore con i Campionati Provinciali: occasione d’oro per Ludovica Pedoja, Federico Palladino e tutto il team Valceresio Bike di dimostrare ancora una volta il proprio valore.

Matteo Carraro

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