Manca sempre meno alla sfida di domenica, ore 19:00, sul parquet del Taliercio di Venezia tra l’Umana Reyer e la Openjobmetis Varese. Una partita che significa molto a livello di classifica per due squadre che si giocano buona parte di quella che sarà la lotta salvezza, nonostante le ambizioni, soprattutto di Venezia ad inizio stagione, fossero ben diverse da quelle attuali.

Sta di fatto che però i lagunari si trovano solo due punti sopra Varese, 14 vs 12 in classifica, con i biancorossi che si sono aggiudicati il primo scontro diretto circa un mesetto fa in quel di Masnago alla prima da allenatore di coach Roijakkers, vincendo per 76-68 una partita fatta di grande equilibrio, in cui spiccò nel finale tutta la qualità balistica di Marcus Keene.

La partita di domenica però è lecito aspettarsela diversa da quella di andata, con la Reyer che non ha più possibilità di errore e che giocherà galvanizzata dall’ultimo successo in Europa, ottenuto contro il Buducnost per 72-82.
Proprio i 40′ di mercoledì in sera in Montenegro hanno restituito all’ambiente lagunare quella squadra compatta, solida e cinica che nelle intenzioni di inizio stagione avrebbe dovuto giocarsi le prime posizioni del campionato con Virtus Bologna e Olimpia Milano. Una Venezia apparsa in grande spolvero, sempre avanti ed in completa amministrazione, contro una squadra che solo una settimana fa era riuscita a battere la Virtus Bologna e stava viaggiando a grande ritmo in Eurocup.

Tanto del merito di questa prestazione è dipeso dalla prova di Theodore, nuovo playmaker degli oro granata, che ha portato punti ed imprevedibilità all’attacco dei ragazzi di coach De Raffaele ma non solo, perché il vero cambio di passo di Venezia è avvenuto nel pitturato, con un Echodas in costante ascesa, Watt solito dominatore d’area ed il ritorno di Jeff Brooks.

Ed è proprio in questi ruoli che molto si giocherà della partita di domenica, con Varese che, come fatto all’andata, dovrà riuscire a reggere e superare la fisicità veneta, anche se questa volta dovrà farlo con un uomo in meno, vista l’assenza di Caruso. D’altro canto sul perimetro, Roijakkers dovrebbe potere contare sul nuovo innesto biancorosso, Tomas Woldetensae, che in fase di ripiego e soprattutto di ampiezza delle rotazioni, potrebbe giocare un ruolo fondamentale per distribuire al meglio le energie, soprattutto per Beane, che non sta ancora benissimo causa un fastidio al muscolo addominale.

Varese però dovrà trovare per forza di cose anche l’apporto di Justin Reyes, che all’andata non c’era, ma che con la sua fisicità e duttilità tattica deve essere quell’arma in più dei biancorossi soprattutto nella lotta a rimbalzo come sostegno di Vene e Sorokas, per non pagare i centimetri ed i muscoli di una Venezia che, a differenza della gara di campionato di Varese, ritroverà gente come Brooks e Daye, capaci di alzare notevolmente l’asticella di pericolosità oro granata sia a livello fisico, il primo, che a livello balistico, il secondo.

Alessandro Burin

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