Da una veneta all’altra. Archiviata la vittoria contro Venezia che l’ha lanciata al terzo posto in classifica, la Pallacanestro Varese deve concentrarsi sulla delicatissima sfida di domenica 27 novembre alle ore 20:00 contro la Tezenis Verona.
Tipico crush test che in queste occasioni si fa più difficile che mai, da superare con ogni forza per non rendere vana la vittoria di prestigio ottenuta una settimana fa contro gli orogranata.
I biancorossi, sulle ali dell’entusiasmo, si troveranno di fronte una Verona reduce dalla pesantissima vittoria per 70-65 sul campo della UNAHOTELS Reggio Emilia, che ha permesso agli uomini di coach Ramagli di abbandonare l’ultimo posto in classifica, con la voglia di cercare un altro blitz, davanti al proprio pubblico, che sarebbe fondamentale per il proprio cammino in questo campionato.
Di contro però, la Tezenis con Varese si troverà a fronteggiare una situazione roster particolare visto che, dopo l’addio burrascoso con Senden ad inizio stagione e l’arrivo dell’espertissimo Sanders, nella giornata di mercoledì è arrivata l’ufficialità dell’addio a Matteo Imbrò, risorsa preziosa finora per la Tezenis, uomo da 16 minuti di media in campo, equilibratore ed esperto giocatore che lascia così i gialloblu, probabilmente per fare posto ad un Giordano Bortolani che però, a meno di grandissimi ed improbabili stravolgimenti del caso, non sarà annunciato entro le 11 di oggi, giovedì 24 novembre, termine ultimo per poter scendere in campo domenica.
Varese avrà dunque, probabilmente, un grande pensiero in meno, ma dovrà stare molto attenta al pacchetto stranieri della Tezenis, capeggiato proprio da quel Jamarr Sanders, capace in poche partite di far sentire fin da subito il suo peso in campo con i gialloblu. 2 partite, 12 punti e 3.5 rimbalzi di media per un cliente assai scomodo che, molto probabilmente, sarà “pane per i denti” di Markel Brown. Non solo Sanders però, perché i veri pericoli di casa Tezenis arrivano proprio dal perimetro, con Karvel Markeese Anderson, mattatore di casa Verona finora, che sta viaggiando ad una media di 14.9 punti a partita, tirando con il 44% da due ed il 40% da tre. Giocatore veloce, agile e molto, molto tecnico, sarà un importante test per la difesa biancorossa che però, a differenza delle ultime uscite, non si troverà di fronte un avversario troppo più fisicato di lei, anzi.
I gialloblu sono squadra che punta più sulla qualità che sulla quantità dei suoi interpreti, per una squadra che ha un’altezza media di 198 cm e che, nella speciale statistica dei rimbalzi conquistati per partita è nona, con 35.3. Classifica speciale in cui Varese è quattordicesima con 34.4, ma l’obiettivo di provare a vincere per una volta anche la battaglia a rimbalzo, diventa più che realizzabile.
Per farlo, sarà necessario che i biancorossi riescano a contenere al meglio lo strapotere fisico del duo Holman – Smith nel pitturato. Il primo, ala-centro gialloblu, giocatore di 206 cm e 102 kg, sta viaggiando a 8.2 punti e 6 rimbalzi di media a partita, ultimo dato identico a quello di Justin Reyes, che probabilmente ne sarà il diretto marcatore. Smith invece diventa banco di prova importante per un Caruso in grande ascesa e soprattutto per un Owens che cerca riscatto, non al meglio dopo la botta subita nel finale contro Venezia. Il centro di Verona è un 5 atipico, molto simile a Kyle Hines, senza voler scomodare paragoni troppo avvenatti, per modo di giocare e caratteristiche fisiche e tenciche. Infatti, nonostante i soli 199 cm, è uno dei migliori rimbalzisti del campionato, con le sue 7.6 carambole di media a partita, oltre ad essere dotato di una mano tutt’altro che malefica, come i 12 punti di media e soprattutto il 66% nel tiro da due dimostrano.
Un impegno tutt’altro che semplice per i ragazzi di coach Matt Brase che però, arrivati a pochissime partite dal giro di boa del campionato, non vogliono e non possono sbagliare l’impegno contro Verona, per avvicinare sempre di più l’obiettivo Final-Eight di Coppa Italia e continuare a volare alto, molto alto.
Alessandro Burin