Ripartire in questi casi è ancor più difficile. Sembra paradossale, ma dopo una sconfitta si può solo far meglio (o, almeno, così dovrebbe essere); dopo una vittoria sudata come quella di Desenzano, invece, le aspettative sono ancor più alte. Retorica scontata, a maggior ragione se ti trovi a Varese e giochi con la maglia del Varese, eppure è proprio ciò che i tifosi biancorossi si aspettano: sabato 29 ottobre alle ore 15.00 il Città di Varese riceverà l’Arconatese al “Franco Ossola” e la vittoria sarà da considerarsi come l’obiettivo minimo.

In totale schiettezza, il Varese a Desenzano non ha certo impressionato dal punto di vista del gioco ma, intanto, è arrivata una vittoria, sporca, sudata e sofferta, eppure quanto mai fondamentale per rialzare la testa dopo un periodo nero. Una vittoria preparata in settimana, come ammesso candidamente anche da Angelo Castelli, consapevoli di dover disputare una partita di sacrificio. Merito della cura De Paola? Sicuramente l’assenza del tecnico (bloccato da un’ernia) ha responsabilizzato il gruppo, motivo per cui la risposta definitiva si avrà proprio da sabato pomeriggio quando l’allenatore calabrese tornerà in panchina e il Varese darà il via ad un trittico di match fondamentali per il prosieguo stagionale: Arconatese, derby con la Varesina di Coppa Italia (il 4-1 dello scorso 9 ottobre brucerà ancora a lungo) martedì 1 novembre e trasferta contro il Villa Valle domenica 6 novembre.

A prescindere dagli avversari, il Varese dovrà in primis trovare una continuità di risultati. E di rendimento. Pur non avendo brillato dal punto di vista offensivo (da elogiare, pertanto, il cinismo), va anche detto che i biancorossi hanno rischiato poco contro un attacco di tutto rispetto. Tornare a casa con un clean sheet da Desenzano dà morale e la partita di domenica dovrà necessariamente rappresentare uno starting point da cui ripartire.

Ripartire con Luciano De Paola al suo posto (quest’oggi dovrebbe regolarmente dirigere l’allenamento pomeridiano) e con un Valerio Pinto in più. L’arrivo del classe ’03 può essere letto come una prima risposta da parte della società alle richieste del tecnico (palesate in maniera abbastanza esplicita nel post-Breno), segno che De Paola ha intenzione di imprimere la sua mano sulle scelte anche e soprattutto di mercato.

All’appuntamento con l’Arconatese (una delle grandi big del campionato, scottata dall’inaspettata sconfitta contro il Villa Valle) mancano ancora alcuni giorni di intenso lavoro. Per impostare la tattica ci sarà tempo (lecito, quest’oggi, aspettarsi una buona dose di lavoro atletico): le sessioni di domani (ore 10.00) e giovedì (ore 14.45), unite alla rifinitura di venerdì mattina (ore 10.00) daranno le indicazioni finali sull’undici titolare che vedremo in campo all’Ossola.

Di sicuro, la difesa a quattro vista a Desenzano ha dato già buone risposte: Premoli è apparso a suo agio sulla destra, Parpinel non ha sfigurato a sinistra, Monticone e Mapelli hanno una buona intesa come centrali (Moleri ha fatto il suo più che egregiamente) e, soprattutto, il preziosissimo ritorno di Gazo (presto si unirà anche Piccoli) ha rimpolpato un centrocampo che fin qui non era riuscito a schermare a dovere il pacchetto difensivo. L’ultimo step consisterà nel risvegliare l’istinto per il gol di Cappai: il centravanti sardo potrebbe non solo rappresentare un’alternativa a Ferrario, ma anche e soprattutto un’arma da sfruttare sull’esterno di un tridente d’attacco insieme a Pastore. Tutti aspetti su cui De Paola e il suo staff inizieranno a lavorare, con ancor più determinazione, tra pochi minuti quando prenderà il via a tutti gli effetti la settimana del Città di Varese.

Matteo Carraro

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