Giornata di presentazioni in casa Openjobmetis Varese che presenta il primo acquisto della nuova mini rivoluzione invernale, ovvero Siim-Sander Vene. L’estone arriva così per la terza volta all’ombra del Sacro Monte con il compito di portare mentalità, ordine e qualità in un gruppo in difficoltà.

In prima fila con il giocatore e Mario Oioli anche Max Ferraiuolo, che apre così la conferenza stampa: “Presentiamo uno dei giocatori che più negli ultimi anni ha segnato gli aspetti positivi della nostra squadra. Siim è un giocatore che per la nostra realtà non ha bisogno di presentazioni. Lo stimiamo per qualità tecniche e umane. Come tutti gli estoni che hanno segnato gli ultimi anni qui a Varese la nostra storia, come Kangur e Talts, anche Vene dimostra quel carattere di professionalità unica. Quando Jones ci ha comunicato la volontà di cambiare aria abbiamo deciso di prendere Siim e firmarlo. E’ fermo da un mese e mezzo, ci vorrà tempo per vederlo in campo al meglio ma la sua conoscenza del gioco lo aiuterà a sopperire a ciò. Esordirà domenica a Bologna anche senza aver fatto allenamenti”.

Immancabile poi un passaggio sul mercato biancorosso, bollente in queste ore: “Per il mercato attendiamo risposte che penso arriveranno nelle prossime ore. Fare mercato in questo momento non è facile e a maggior ragione in questa stagione. L’NBA è in cerca di giocatori di qualsiasi tipo, come un vice allenatore pronto a tornare in campo. E’ chiaro che a cascata per noi diventa difficile. Su Ashley attendiamo risposte, è un giocatori che interessa anche in altre leghe e campionati, però tengo a precisare che ci stiamo muovendo e cercando di capire tante situazioni. Stiamo valutando tante situazioni e le opzioni ad incastro. La presenza di Siim sta anche qui a dimostrare gente motivata, che conosca già la realtà del campionato e non abbiamo bisogno di capire dove sono arrivati e le difficoltà del torneo. I tempi non sono quelli che vorremmo però stiamo lavorando senza sosta per trovare carte e chance opportune”

La palla poi passa virtualmente a Vene che si mostra subito molto concentrato e dentro il contesto difficile della Varese di oggi: “Sono molto contento di essere tornato. Sono cambiate alcune cose rispetto a quando ero qui. Alcune persone invece sono rimaste e sono uno dei motivi i quali mi approccio molto volentieri a questa avventura. So che le cose non vanno bene però anche la prima volta che sono arrivato era così e siamo riusciti ad invertire la rotta, facendo ottimi risultati”.

Sarà interessante capire che ruolo avrà Vene in questa sua nuova avventura varesina, dovendo spesso adattarsi a giocare da 5 in un contesto dove ad oggi manca ancora un lungo titolare proprio di ruolo: “Rispetto a quando sono venuto qua le ultime due volte il mio ruolo non cambierà molto in campo. Sarò un collante tra esterni e lunghi, cercando di dare fluidità in attacco ed aiutare in difesa ad essere più aggressivi. Per quanto riguarda la situazione attuale ho parlato velocemente con il coach, ci mancano due giocatori, però ci si adatterà, Sorokas potrà giocare minuti da centro come ha già fatto altre volte, io gli darò comunque una mano a lui come a tutti gli altri”.

Rimane comunque l’incognita di quanto potrà dare già domenica un giocatore fermo da un mese e mezzo, ma la cosa non spaventa Vene, anzi: “Il periodo in cui non ho giocato non è una cosa così importante. Ci sono difficoltà, la situazione è questa, la squadra non si è allenata però io sono motivato, sono sicuro di riuscire a dare qualcosa. So che anche per lo staff non è facile inserire un giocatore nuovo però ad oggi non possiamo fare altro che scendere in campo e combattere”.

In questa nuova situazione l’acquisto biancorosso trova un alleato e amico come Sorokas, che gli ha anche occupato il numero di maglia preferito, ovvero il 9: “Il numero di maglia non è il problema più grande adesso e gli lascio la 9 volentieri per ora perché è un mio grande amico. Ci siamo sentiti anche prima dell’opportunità che io venissi qui. Io ho visto delle partite tra le peggiori di quest’anno come quelle con Cremona e Reggio, ma penso che si possa fare ancora bene in quest’annata nonostante tutto”.

Alessandro Burin

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