Varese – Torna in campo la Pallacanestro Varese dopo la pausa per le Nazionali con l’OJM che sfida Venezia nel derby degli sponsor. Una Varese che sarà sostenuta da un palazzetto tutto esaurito e che recupera Reyes, mentre Venezia non schiera Bramos. Sfida fra due concetti diversi di basket: la Varese da corsa contro l’Umana che poggia il gioco sui propri lunghi.
Varese vince una gara che è stata una autentica battaglia: poco più di 2 ore di durata (e già questo la dice lunga…), ma anche una gara tatticamente difficile da interpretare e che è salita di difficoltà coi precoci falli dei due lunghi biancorossi Owens (l’unico biancorosso nettamente sotto la sufficienza) e Caruso. OJM che vince 93-90 con pieno merito sapendo anche rinunciare al tiro da 3: 51 conclusioni dentro l’area a fronte delle 26 da 3 con un normale 35%. Copertina di questo successo va certamente a Justin Reyes e Willie Caruso. Il primo disputa una gara totale sotto tutti gli aspetti cercando di dispensare quella fisicità che manca sotto canestro (45-33 per Venezia il computo della lotta a rimbalzo): doppia doppia con 19 punti e 10 rimbalzi e sempre la cosa giusta al momento giusto. Poi Guglielmo Caruso: quando non c’è si sente la sua mancanza sotto i tabelloni, ma, soprattutto disputa 45″ che girano la partita. Entrato con Varese sotto di 1 sull’84-85 si rende protagonista di alcune giocate che girano l’inerzia della gara eliminando anche il sempre pericoloso Watt. A Varese serviva un pò di energia in una quarta frazione di estrema difficoltà e quelle giocate hanno instillato fiducia e vigore ai biancorossi. E’ una Varese che non ha alcuna paura di affrontare le situazioni a viso aperto ed è una Varese che vive in simbiosi con la forza e il trasporto dei suoi tifosi: una Masnago anni ’90 con un finale in cui i biancorossi hanno tenuto la barra a dritta senza pressioni. Tutti segnali positivi di una squadra che, lo dicevamo, ha un’anima e una sua identità ben precisa. Ora la classifica sorride pienamente ai biancorossi che, stanotte, sono secondi in classifica alla pari di Milano e Tortona (che giocheranno domani): un pensierino alla Final Eight si può iniziare concretamente a farlo…

LA DIRETTA

PRIMO QUARTO

Si gioca davanti al tutto esaurito del vecchio Lino Oldrini: clima fantastico con Owens che prima stoppa Watt, poi spende il primo fallo. 0-2 coi liberi dell’americano. Venezia cerca il gioco sotto le plance e nei primi possessi la palla arriva sistematicamente a Willis e Watt: 2-4 al 2′. E’ una OJM che trova linfa dalle penetrazioni di Brown: viaggio in lunetta e 4-4 al 3′. E’ una OJM che si nutre di Brown, altra stoppata in difesa proseguendo il filotto scafatese, poi Reyes batte Moraschini e vola al ferro: 6-4 al 4′. Venezia si aggrappa a Tessitori per reagire: la presenza nel pitturato dell’azzurro si fa sentire sia offensivamente che difensivamente e al 5′ siamo sul 6-6. Situazione falli che si fa già problematica per l’OJM che ha già sia Caruso che Owens in panchina con 2 falli: 9-6 al 6′. Ross trova i primi due della sua gara dopo aver litigato più volte col ferro, ma una doppietta dall’arco firmata Spissu e Moraschini manda avanti la Reyer: 13-14 all’8′. Varese tiene in difesa con l’assetto naniforme con Ferrero da pivot e una bomba di Woldetensae vale il 18-15 del 9′. Ottimo l’impatto di Reyes in questa prima frazione e al 10′ Varese chiude avanti 20-16.

SECONDO QUARTO

Pronti via e 5-0 biancorosso sospinti da un Reyes immenso e già in doppia cifra e una tripla di Woldetensae dall’angolo: 25-16 all’11’. Venezia reagisce subito e con un rapido controparziale di 0-5 suggellato da bomba di Granger torna sotto: 25-21 al 12′. Altra scarica dai 6,75 per Varese che scappa sul +8: Ferrero e Woldetensae per il 31-23 del 13’30”. Uno slalom da canestro a canestro di Ross vale il +10 e l’immediato time out di De Raffaele: 33-23 al 14′. Ross trascina Varese: il play si è praticamente sbloccato dopo un primo periodo alterno e le sue giocate offensive fanno male a Venezia: 37-27 al 15’30”. OJM che tocca il +12 su tap in di Caruso dopo errore di un Johnson finora a secco, ma preziosissimo in difesa: 39-30 a seguito tripla di Willis al 17′. OJM che trova i primi punti di Johnson, ma Varese non riesce ad allungare con i veneti che restano in scia sfruttando la fisicità vicino a canestro: 45-37 a -90″. Parziale di 2 pari nell’ultimo minuto e mezzo e Varese va al riposo con un discreto vantaggio: 47-39.

TERZO QUARTO

Johnson mette i primi due del periodo, Venezia sembra risalire, ma Varese buca la difesa veneta con Brown che va comodamente a schiacciare: 51-42 al 21’30”. Venezia, però, riesce ad arrivare meglio e più facilmente al ferro bosino e un’altra persa in attacco vale il -3 per la Reyer con Ross che sblocca la situazione con una azione di forza nel cuore dell’area: 53-48 al 23′. Varese non riesce ad avere la stessa intensità dei primi 20′ con Venezia che trova anche un gioco da 4 con Freeman per il -1 cui replica Brown dall’angolo: tripla e 56-52 al 24′. OJM che fa esplodere i 5000 di Masnago con una bomba di un fin qui perfetto Reyes e, subito dopo, il recupero di Ross che vola in contropiede per il 61-54 del 24’30”. Watt spende in rapida successione terzo e quarto fallo e De Raffaele lo richiama in panchina: serata nervosa per il forte pivot dei lagunari e al 25’30” una bomba di Freeman vale il 61-60. Tessitori fa la voce grossa in area e riporta sotto nuovamente Venezia: 5 in fila per lui e 65 pari al 27’30”. Venezia mette la testa avanti per la prima volta nella gara, ma Woldetensae ci pensa subito a rimettere le cose a posto: tripla dal mezzo angolo e 68-67 al 28’30”. Gara che vive di sorpassi: Brown da 7,5 metri sigla il 71-69 al 29′.

QUARTO QUARTO

Reyer che scatta avanti anche nell’ultimo periodo: 0-5 sulle ali di Brooks e Tessitori e 73-74 al 31′ con Owens colpevole di qualche leggerezza. Venezia alza la fisicità del suo gioco in questi minuti e Varese fatica a trovare la via dell’area come accaduto in precedenza: 75-76 al 33′. 3 liberi di Parks valgono il massimo vantaggio esterno, Brown forza una entrata, Varese resiste e poi Owens riesce a schiacciare comodamente in area: 77-79 al 34’30”. Al 35′ arriva un antisportivo sanzionato a Owens vale i liberi del 77-81, sullo sviluppo dell’azione Woldetensae recupera palla e arriva un tecnico a Freeman: Brown sigla il 78-81. OJM che non capitalizza e sull’altro fronte Parks inchioda una schiacciata da highlights: 78-83 al 35’30”. E’ una Varese che rinasce dal momento di massima difficoltà: due iniziative al ferro di Ross valgono il -1. 83-85 al 36’30” prima che Reyes recuperi rimbalzo e metta a segno una tripla che fa esplodere Masnago: 86-85. 30″ di livello per Caruso che prima contiene ottimamente la penetrazione reyerina, poi va al ferro in tap in: 88-85. Nell’azione successiva lucra anche il quinto fallo di Watt. Parks non ci sta e riporta a -1 Venezia, poi un paio di errori per parte e al 38′ Varese è 88-87. Ross va in lunetta a -101″: 2/2 e 90-87. Freeman sbaglia, Varese concede il rimbalzo offensivo, la difesa balla e Granger ha un rigore da posizione centrale: bomba e 90 pari a -70″. Caruso in lunetta a -60″: 2/2 e 92-90. Ottima difesa varesina con Granger che deve prendere il tiro allo scadere dei 24″: nulla di fatto e OJM avanti 92-90 a -36″. Reyes manca la tripla del ko a -26″, Freeman cerca l’arresto e tiro del supplementare, ma il ferro lo respinge e il rimbalzo è preda di Caruso che va in lunetta a -2″: 1/2 e time out di De Raffaele. Venezia perde palla sulla rimessa e Varese vince una vera e propria battaglia con assoluto merito.

Openjobmetis Varese – Umana Reyer Venezia 93-90 (20-16, 47-39, 73-69)

Varese: Ross 20 (9/15, 0/1), Woldetensae 14 (1/4, 4/8), De Nicolao G. 1 (0/1 da 3), Reyes 19 (6/8, 2/3), Librizzi, Virginio ne, Ferrero 3 (0/1, 1/2), Brown 15 (2/4, 2/7), Caruso 9 (3/5, 0/3), Owens 4 (2/5), Johnson 8 (3/9, 0/1). All. Brase.

Venezia: Spissu 5 (1/4, 1/1), Parks 13 (5/6, 0/1), Freeman 17 (2/7, 4/7), Sima, Moraschini 4 (0/1, 1/3), De Nicolao A. 2 (1/1), Granger 8 (1/5, 2/5), Chillo ne, Brooks 6 (1/2 da 3), Willis 12 (1/2, 2/3), Watt 12 (4/8), Tessitori 11 (5/8). All. De Raffaele.

Arbitri: Rossi, Grigioni, Marziali.

Matteo Gallo

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