Tre gol in cinque partite dal suo arrivo a Venegono ai primi di dicembre: è con questi numeri che Lucas Ezequiel García Miranda ha iniziato la sua nuova avventura con la maglia della Varesina. Proveniente dal campionato di Eccellenza pugliese, dove ha disputato la prima parte della stagione con la maglia del San Severo, dopo varie esperienze sia in Italia che all’estero, l’attaccante argentino classe 1995 sta recitando un ruolo di prim’ordine nelle trame offensive delle Fenici. È nella trasferta di Calvairate che ha messo a segno la sua prima rete in rossoblù, ripetendosi dopo appena tre giorni con la doppietta contro la Base 96 Seveso.
Partiamo da te: parlaci un po’ della tua carriera prima di arrivare alla Varesina. A livello tecnico-tattico, hai trovato tante differenze nei campionati in cui hai giocato finora?
“Al mio arrivo in Italia sono stato sei mesi a Policoro, in Basilicata, e poi mi sono trasferito in Puglia, dove ho giocato a Matino, Ugento e San Severo. Prima avevo anche fatto delle esperienze in Austria, in Spagna e a Malta. Diciamo che a livello tattico ogni Paese ha il proprio modo di vedere il calcio: in Austria è molto fisico e poco tecnico, in Spagna tutto il contrario e a Malta ho trovato una via di mezzo, anche se in quel caso, trattandosi di una squadra di Serie A, il Mosta, era un calcio più esigente, con un livello più alto. Sinceramente in Italia si gioca un calcio che mi piace, molto tattico, e con più fisicità qui al Nord rispetto al Sud, quindi mi sto trovando abbastanza bene”.
Più nello specifico, che gruppo e ambiente hai trovato a Venegono?
“La Varesina è una società importante che onestamente non c’entra nulla con questa categoria. Qui ho trovato non solo un’organizzazione incredibile, ma anche un gruppo di ragazzi fantastici che lavorano con umiltà. Sin dal primo giorno mi hanno fatto sentire come uno di loro, quindi non ho avuto problemi a inserirmi. Questa facilità di adattamento si è riflessa subito anche in partita, quindi se mi trovo bene in campo è anche grazie alla squadra che mi ha accolto alla grande”.
Settimana scorsa, nel recupero contro la Base, hai fatto impazzire i tifosi con il tuo gol in rovesciata. Premesso che segnare è sempre una forte emozione, pensi che sia ancora più bello cambiare le sorti della partita entrando dalla panchina?
“Quella di mercoledì è stata una partita un po’ complicata, perché loro l’avevano impostata sulla fase difensiva ed erano molto stretti dietro. Sbloccare il risultato non era semplice e Pietro (Tripoli, ndr) è stato molto bravo; dopo il suo gol, loro si sono aperti un po’ e a quel punto sono riuscito a sfruttare le occasioni che ho avuto. La mia mentalità è di farmi trovare sempre pronto, indipendentemente dal fatto di giocare o meno dal primo minuto, perché nel calcio può sempre cambiare tutto da un momento all’altro, quindi devi essere bravo a entrare in partita non appena il mister ti chiama in causa”.
Passiamo al pareggio contro la Sestese, in cui hai sfiorato un altro gol. Considerando gli avversari, siete soddisfatti del risultato?
“A mio parere meritavamo qualcosina in più, tant’è che ho avuto anch’io delle occasioni. Però devo essere onesto: la Sestese è una squadra abbastanza attrezzata e a livello fisico la più tosta che abbiamo incontrato finora. Diciamo che va bene così e che non ci è neanche andata tanto male. Considerato lo svantaggio iniziale, la cosa più positiva è stata avere la giusta reazione per riuscire a trovare il pareggio“.
Domenica vi aspetta una partita altrettanto complicata e decisiva contro la Castanese. Una vittoria vi permetterebbe di allungare le distanze…
“Penso che troveremo una squadra molto simile alla Sestese. Sarà un big match, quindi dovremo entrare in campo dal primo minuto con la stessa voglia di domenica per cercare di fare risultato. Lì davanti siamo tutte a pari punti, ma noi abbiamo una partita in meno rispetto alla Sestese e due in meno rispetto alla Castanese, quindi l’importante è cercare di non perdere e approfittare dei recuperi per staccarci“.
I risultati di questo campionato hanno dimostrato che non si può dare mai nulla per scontato. Nella lotta per il primo posto, quale sarà, secondo te, la chiave per arrivare fino in fondo?
“Penso che la chiave sia non perdere la concentrazione. Dobbiamo continuare a lavorare come stiamo facendo, andando avanti tutti insieme per raggiungere il nostro obiettivo di gruppo. Sappiamo che è un campionato molto difficile, quindi dobbiamo provare a sbagliare il meno possibile e non abbassare mai il livello di attenzione”.
Da attaccante, vista la tua prolificità, ti sei prefissato un obiettivo in particolare?
“Il gruppo viene sempre prima di tutto e il mio obiettivo principale è cercare di vincere il campionato. Ovviamente dal punto di vista personale mi piacerebbe arrivare in doppia cifra; spero di farcela, ma questo è un obiettivo secondario. La cosa principale è fare bene con la squadra, se poi riuscirò a segnare tanti gol sarà ancora più bello”.
Silvia Alabardi