Decisivo nei momenti che contano, letale con il suo sinistro, Thomas Kate sta lasciando un segno importante in questo campionato, con gol pesanti che hanno regalato non pochi punti alla sua Varesina. L’ultimo, il tiro dal limite contro il Verbano di tre giorni fa, che ha dato continuità alle reti messe a segno contro Pavia 1911, Accademia Pavese San Genesio e Vergiatese. Al suo terzo anno consecutivo, quarto in generale, in maglia rossoblù, l’attaccante classe 1994 analizza insieme a noi i risultati ottenuti da quella che si sta confermando a tutti gli effetti una macchina da guerra. Con sedici vittorie, sette pareggi e una sola sconfitta da inizio stagione, a sole sei partite dalla fine la compagine di mister Spilli domina la classifica con sei punti di vantaggio sulla seconda, mentre il sogno Serie D diventa sempre più concreto.

Iniziamo proprio dal derby di domenica, molto sentito sin dai giorni precedenti la partita. Con lo stadio pieno, quanto è stato importante il sostegno dei vostri tifosi? Considerando il tenore degli avversari, avete dimostrato nuovamente una grande concretezza…
“Sicuramente nelle ultime giornate si è creato ancora più entusiasmo: il pubblico è partecipe e dà una spinta in più alla squadra. Chiaro che noi siamo proiettati verso il nostro obiettivo ed entriamo in campo per cercare di raggiungerlo il prima possibile, a prescindere da tutto. Comunque ci fa molto piacere che la gente di Venegono sia entusiasta e venga a vederci. Per quanto riguarda la partita, credo che ci siano state diverse occasioni sia per noi che per loro e probabilmente, se fosse finita in parità, non ci sarebbe stato niente da dire. Loro hanno preso due pali e una traversa, per noi una traversa e due occasioni importanti. Ci sono anche state due belle parate di Vito (Spadavecchia, ndr) che è il miglior portiere della categoria, e per fortuna ce l’abbiamo noi. Siamo stati concreti, vero: siamo riusciti a fare gol, abbiamo sofferto e siamo stati bravi a gestire il vantaggio”.

La tua rete è valsa altri tre punti. Sei contento di come sta andando la tua stagione? Pensando alla squadra, secondo te su cosa si basa principalmente la vostra forza?
“Sì, sono molto contento delle mie prestazioni, ma ancora di più di quelle della squadra. Stiamo facendo un campionato importante e ci stiamo togliendo grosse soddisfazioni. Avere un gruppo solido fa sicuramente la differenza: nello spogliatoio si è creato un bel clima e ci alleniamo sempre bene, con serenità e concentrazione. Abbiamo giocatori esperti di altre categorie, come Poesio, Spadavecchia, Mira, Gregov e via dicendo, che sono bravi a tenere il gruppo unito. Poi siamo una rosa ampia, e si è visto anche domenica: Essan, ad esempio, ha fatto un’ottima partita, nonostante quest’anno sia stato forse utilizzato poco, e questo fa capire che siamo una squadra di ventun giocatori che possono avere tutti un posto da titolare“.

Rispetto al girone di andata siete diventati più prolifici. Cos’è cambiato secondo te?
“Anche grazie all’arrivo di García, adesso insieme a Sarr c’è più peso in attacco e stiamo riuscendo a creare di più, ad avere più occasioni e a fare più gol. Prima c’erano squadre che segnavano più di noi, ma ora stiamo accorciando anche quel gap. C’è anche da dire che subiamo poco e il merito è di ognuno di noi. Ovviamente si parte dal portiere e dai nostri difensori, ma ci sacrifichiamo tutti, reparto offensivo incluso, perché siamo una squadra che si difende in undici. Prendendo pochi gol e facendo bene davanti, alla fine è così che riusciamo a vincere le partite”.

Qual è la squadra che finora vi ha messo più in difficoltà, indipendentemente dal risultato finale?
“Di sicuro il Verbano domenica o anche il Gavirate all’andata. Di partite semplici finora non ce ne sono state e se qualcuna è sembrato che lo fosse, è perché siamo stati bravi noi a farla diventare tale. Penso anche che quando si gioca contro la Varesina, in un campo molto bello per la categoria, venga a tutti voglia di fare bella figura, ed è anche per questo che ogni partita è difficile”.

Domenica vi aspetta l’Accademia Pavese, che avete battuto poche settimane fa nel recupero dell’andata. Da allora per loro tre vittorie consecutive, con cui si stanno rivelando la sorpresa di questo finale di campionato. Trenta punti di differenza, ma non sarà una partita da sottovalutare…
“Esatto, sicuramente non stiamo a guardare la loro classifica perché credo che siano una squadra con dei valori importanti, e infatti a inizio stagione nessuno avrebbe pronosticato che si sarebbero ritrovati nelle ultime posizioni. Hanno bisogno di fare punti per centrare il loro obiettivo, che penso sia la salvezza, e per noi è lo stesso. Il risultato dell’altra volta ormai non conta e sappiamo che sarà una partita difficile in cui daremo tutto per cercare di fare questi tre punti che sono importanti per il nostro cammino”.

Era il 2014 quando vincevi i playoff di Eccellenza con la Varesina. Ora che l’obiettivo Serie D si fa sempre più vicino, cosa significherebbe per te raggiungerlo in rossoblù?
“Sicuramente, per me che sono un ragazzo di Venegono, centrare questo obiettivo sarebbe una soddisfazione enorme, anche perché nella storia di questa società, e della Venegonese prima della Varesina, è successo due volte, nella stagione 2003/2004 e 2014/2015, quindi vincere un campionato qui sarebbe importante. Chiaro che, oltre ad essere un giocatore, sono anche un tifoso della Varesina, e se dovessimo riuscirci mi piacerebbe rimanere per poter fare la Serie D con questa maglia”.


Silvia Alabardi

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