Alla luce dei recuperi di mercoledì, forse c’è ancora margine per sognare in grande. Discorsi che però non interessano ad Ezio Rossi che si concentra solo ed esclusivamente sul suo Città di Varese preparando al meglio l’insidiosa trasferta di Asti valida per la 27^ giornata del girone A.

Dobbiamo trovare la continuità di rendimento nel corso dei 90′esordisce il tecnico biancorosso che ci è mancata domenica scorsa contro l’Imperia. Mi conoscete: vado controcorrente e dico che contro Chieri e Borgosesia abbiamo giocato molto meglio, eppure la vittoria non era arrivata. Contro l’Imperia abbiamo segnato su due calci piazzati, con un gran gesto tecnico nel primo caso e con bravura e furbizia nel secondo battendo l’angolo velocemente, ma nella ripresa non abbiamo più provato a giocare. Per cui domani mi aspetto di trovare la continuità“.

In merito all’Asti, Rossi prosegue: “Affronteremo una squadra che fino a qualche partita fa sembrava morta. Ora sono totalmente diversi, sia per atteggiamento tattico sia per approccio. Non si fanno problemi a lasciar fuori over del calibro di Taddei, Virdis o Piana (questi ultimi due saranno squalificati, ndr) e si sono dimostrati in grado di mettere in difficoltà chiunque. Per quel che ho visto dovremo prestare particolare attenzione a Picone, un tuttofare che ha giocato per parecchio in Serie C, e alle incursioni di Plado. Nel complesso, comunque, parliamo di un gruppo che ha trovato la sua quadra disponendo di qualità importanti“.

Come si batte una squadra del genere?Ci vorrà pazienza – spiega Rossi –: per usare un gergo pugilistico, dovremo martellarli con una serie di pugni ai fianchi fino a trovare il varco per sferrare il colpo decisivo. Servirà di sicuro quella lucidità che a volte ci è mancata sotto porta“.

Sul fronte infermeria non c’è nulla da segnalare, se non l’assenza di Parpinel per squalifica. Con il classe ’01 ai box, Rossi si troverà costretto a dover scegliere fra due soluzioni: o Premoli dietro con Minaj davanti oppure Marcaletti adattato a fianco di Mapelli e Monticone con Alessandro Baggio sulla sinistra. Dubbio che il tecnico scioglierà all’ultimo.

Matteo Carraro

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