Come si riparte dopo una sconfitta come quella targata Borgosesia? Vincendo. Pochi fronzoli e idee chiare: il Città di Varese sa quello che dovrà fare domani, domenica 20 febbraio, a Chieri quando alle 14.30 comincerà la 25^ giornata di campionato.

Il Novara, in fuga, non è ormai più una preoccupazione per i biancorossi che devono invece guardare al -4 (con una partita da recuperare) dalla Sanremese, rivale numero uno per il secondo posto, e soprattutto all’assalto proprio del Chieri (attualmente a-5). “Andremo a giocare contro una squadra che negli undici o tredici titolari è inferiore solo a Novara e Sanremeseesordisce Rossi . Sappiamo che sarà un’altra prova dure a l’affronteremo come sempre, cercando di fare la partita con intensità e gestendo meglio i momenti, evitando quei fuori-giri che ogni tanto facciamo per eccesso di volontà. Il Chieri da anni si trova nella media-alta classifica, hanno la fortuna di essere l’unica squadra in provincia di Torino in Serie D e quasi tutti i giocatori provengono dalla zona; molti li conosco e uno come Conrotto, che ho avuto la fortuna di allenare, lo vorrei sempre nelle mie squadre. Non dimentichiamo inoltre che sono allenati da Marco Didu, altro mio ex giocatore, nonché miglior allenatore tra i giovani di categoria“.

Al netto dei complimenti di mister Rossi, però, i torinesi stanno vivendo un periodo complicato: una sola vittoria nelle ultime otto partite a fronte di tre sconfitte (tra cui l’ultima di misura contro il Ligorna) e quattro pareggi. “Non potevano tenere il ritmo di inizio campionato – spiega Rossi – e probabilmente stanno pagando qualcosina dopo aver cambiato modulo. Marras stava facendo molto bene e, dopo averlo perso, i nuovi giovani stanno forse faticando. C’è da dire però che davanti è arrivato Varvelli, un giocatore enorme, in tutti i sensi, capace e forte tecnicamente. D’Iglio in mezzo è il loro faro e, difendendosi a cinque, sarà ancor più difficile che lascino spazi. In sintesi: il Chieri è una squadra equilibrata, tendenzialmente tende ad aspettare gli avversari chiudendosi molto bene, e per noi sarà un’altra battaglia“.

Battaglia da giocare con il coltello fra i denti sperando in un esito diverso rispetto al match contro il Borgosesia, anche se Rossi sottolinea: “Vorrei vedere la mia squadra giocare sempre così. Credo sia stata la partita in cui abbiamo tirato di più in porta; purtroppo ci sono partite in cui non la butti dentro e paghi gli errori. Il problema di questa squadra è che ogni tanto va troppo: il gol iniziale ci ha destabilizzato spezzando gli equilibri e, nella foga di recuperare, ci sbilanciavamo lasciando buchi incredibili a centrocampo. So che il nostro gioco è molto dispendioso e per fortuna ho cambi d assoluto livello. Anche Torino, Verona e Atalanta giocano in questo modo e, anche quando si affrontano squadre più deboli, non si può pretendere di fare 90′ di dominio; noi siamo più forti del Borgosesia, lo abbiamo dimostrato, ma non abbiamo avuto la lucidità di gestire i momenti e di tenere l’equilibrio. Applausi a loro che ne hanno approfittato Adesso andiamo avanti, resettiamo e giochiamoci le nostre carte“.

Sugli undici titolari, Rossi lancia il solito indizio: “Cambierò cinque elementi rispetto alla formazione che aveva iniziato contro il Borgosesia“. Con Piraccini di rientro dalla squalifica (Mamah e Premoli dovrebbero rientrare in gruppo da martedì) lecito dunque aspettarsi il classe ’87 sulla trequarti con Pastore a supporto di Cappai o Di Renzo. A sinistra tornerà titolare Marcaletti con Foschiani che dovrebbe essere confermato a destra nel ballottaggio con Alessandro Baggio. In mezzo D’Orazio sarà affiancato da uno fra Disabato e Cantatore. Dietro confermatissimo il pacchetto difensivo con Mapelli, Monticone e Parpinel davanti a Trombini.

Matteo Carraro

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