Con l’avvicinarsi della 20° edizione della Festa del Rugby sale l’entusiasmo in provincia di Varese, e non potrebbe essere altrimenti. Il Rugby Varese infatti ha ufficializzato le date dell’evento che apre l’estate biancorossa: da giovedì 8 a domenica 11 giugno gli ingredienti essenziali saranno tanto divertimento, musica e sport, senza dimenticare l’immancabile banco gastronomico.
Il Varese continua inoltre a lanciare il suo progetto Plastic Free, avviato nel 2018. Da qualche anno il club biancorosso sta facendo dei passi avanti per creare un’economia circolare e l’iniziativa è supportata dall’azienda Sangalli ed il Comune di Varese: sul piano pratico l’obbiettivo è, come sempre, quello di passare dalla plastica monouso a dei prodotti biocompostabili. Successivamente il Rugby Varese ha presentato il nuovo logo della festa e in questo caso le proposte sono arrivate direttamente dal Liceo Artistico Angelo Frattini. Insieme all’aiuto della professoressa Elena Ceci, quindici alunni hanno proposto le loro idee e alla fine il disegno selezionato è stato quello del giovane Davide Gerosa: l’immagine è subito d’impatto e l’esplosione presente nel logo rende bene l’idea della portata che questo evento ha sul territorio e probabilmente non poteva essere selezionata opzione migliore per rappresentare la 20° edizione dell’evento.
Oltre al presidente del club Giovanni Barbieri e all’Assessore allo Sport Stefano Malerba, presente per l’occasione l’Assessore alla tutela ambientale Nicoletta San Martino che ha espresso il suo pieno appoggio verso un progetto all’avanguardia e ambizioso come questo: “Apprezzo moltissimo quest’economia circolare e questo compost è una cosa che ha valenza divulgativa ed educativa per far capire quale lavoro ci sia dietro. Spero potremo proporre presto i bicchieri riutilizzabili, spero che altri seguano la strada del Rugby Varese“.
Nella scorsa festa del rugby 86mila stoviglie biocompostabili hanno prodotto una tonnellata e mezzo di umido, rielaborato in 600 chilogrammi di compost per 800mq di campo da concimare. Sono numeri che fanno riflettere in positivo e lo sa bene anche Sandro Di Scerni, dell’azienda Sangalli (servizio di igiene ambientale della Provincia di Varese): “Il Rugby Varese è ambizioso, non è un progetto semplice ma è un obbiettivo raggiungibile, ridurre il consumo e gli sprechi, soprattutto in eventi con una tale affluenza. Il Varese ha sostituito la posateria plastica,che comunque è riciclabile, con quelle compostabili. Viene ridotto anche il flusso e il trasporto di questi rifiuti. Il processo ha un costo ma il compenso immediato è quello del compost. C’è sempre più riduzione dei terreni e delle aree fertili. Il 2/3% del territorio italiano è in desertificazione, bisogna quindi ridare fertilità naturale ai suoli ed è un modo per contenere le emissioni di carbonio”.
Stefano Sessarego