Baskin, ovvero basket ed inclusione, i due capisaldi del nuovo progetto di Virtus Manigunda in collaborazione con Comitato Genitori di Fagnano Olona ed HUB del Sempione, ha deciso di avviare per dare ai ragazzi affetti da disabilità, la possibilità di fare squadra, gruppo e vivere un’esperienza di sport tanto bella quanto importante.

Il tutto nelle mani di Chiara Aldizio, responsabile di questo progetto, che abbiamo deciso di contattare per farci raccontare meglio di cosa si tratta: “Il Baskin, lo dice la parole stessa, è l’unione tra il basket e l’incluisone sociale. Nel Baskin ritrovo i miei due grandi amori, ovvero la pallacanestro e l’assistenza alle persone affette da disabilità, visto che sono educatrice da 25 anni. Fare questo sport dà la possibilità a tanti ragazzi, più e meno giovani, di entrare in un contesto di squadra, importantissimo per la loro crescita personale”.

Parlaci un po’ di più di questo progetto nato a Fagnano..
“Con Fagnano vogliamo creare un polo che sia di riferimento per tutta la provincia, in un bacino che da Tradate in giù possa includere quante più persone vogliono venire a praticare questo sport. Il Baskin è aperto a qualsiasi tipo di disabilità, anzi, più la disabilità è grave più si è importanti nel contesto di una partita”.

Puoi spiegarci meglio questa tua ultima frase e le regole principali del Baskin?
“Certamente. Nel Baskin esistono cinque ruoli di gioco: il 5 è un soggetto con ottime capacità motorie; il 4 è un soggetto con buone capacità motorie, che non ha familiarità con la pallacanestro e che può essere sia normodotato che affetto da disabilità; il 3 è un soggetto con alcune difficoltà motorie che comunque gli consentono di correre lungo il campo fermando il palleggio, di gestire i passaggi e il tiro. L’1 e il 2 infine sono i pivot. I ruoli 3, 4 e 5 si muovono nel campo e tirano nel canestro frontale oppure entrano in area laterale per consegnare palla al pivot. La regola fondamentale è che i giocatori appartenenti ad un ruolo possono marcare solo quelli di ruolo pari o superiore. Inoltre i ruoli 5 uomini non possono stoppare i ruoli 5 donne. In questo contesto, più è alto il livello di disabilità dei giocatori che segnano un canestro, maggiore è il punteggio che accumulano. Questo per far sì che, in una partita nella quale, ricordo, possono anche giocare i genitori, parenti e amici dei ragazzi affetti da disabilità, si vada a cercare ed includere quanto più possibile anche i ragazzi che hanno maggiori difficoltà ad entrare appieno nel contesto di gioco. Ogni squadra deve schierare obbligatoriamente un pivot, almeno un ruolo 3, almeno due ruoli 5 e almeno una donna tra i ruoli 4 e 5. La somma dei numeri di ruolo in campo non deve superare il valore 23; per esempio un “2, 3, 4, 4, 5, 5” o “2, 3, 3, 5, 5, 5” o anche “1, 3, 4, 5, 5, 5″. Una partita è divisa in quattro tempi da otto minuti ciascuno. Ogni ruolo 5 ha a disposizione al massimo tre tiri per tempo, mentre i giocatori di altri ruoli possono realizzare tre canestri a testa per tempo. Alle due aree standard vengono aggiunte due aree più piccole tracciate a metà dei lati lunghi del campoe dette aree laterali. Ogni area laterale ospita due canestri di diversa altezza. Ciascuna squadra può attaccare sia l’area tradizionale frontale che l’area laterale destra, rendendo il gioco molto dinamico. Il pivot sosta nell’area laterale destra e attende che un compagno di squadra riesca a superare la difesa avversaria ed entrare nell’area per portargli la palla. A questo punto il gioco si ferma e il pivot tira al canestro laterale (quello più alto o quello più basso, a seconda delle sue capacità). Il pivot ha ridotte capacità motorie, per esempio può avere una disabilità che lo vincola a stare seduto, o potrebbe essere un soggetto autistico con difficoltà a gestire le dinamiche in campo”.

C’è un’età minima o massima per poter praticare il BaskiN?
“L’età minima è di 14 anni, tale solo per un discorso di prestanza fisica, in quanto sarebbe davvero complicato far giocare un bambino di 6 anni con uno di 40, ad esempio. Un’età massima, invece, non c’è. Giocano maschi e femmine insieme”.

Per chiunque volesse scoprire meglio questo sport e conoscere le attività del progetto Baskin di Fagnano Olona può visitare la pagina Facebook della società al link qui sotto, oppure contattare la responsabile del progetto all’indirizzo mail: baskin.manigunda@gmail.com.

Alessandro Burin

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