Indossare le ali e volare in Promozione…è un sogno? Sì, ma a volte i sogni diventano realtà.
Diventano realtà le annate storiche, quelle dove cadi e ti rialzi più forte, quelle dove cementifichi un gruppo capace di andare oltre i limiti e ti porta a “mantenere le promesse”. Sì perché il presidente Nicodemo Filippelli di portare l’Accademia Bmv in Promozione lo aveva promesso. 
Questo playoff sembrava maledetto, non ci riesce una volta, non ci riesci due, sembrava davvero un ostacolo insormontabile, una maledizione, io l’avevo fatta per davvero questa promessa e volevo mantenerla a tutti i costi, è stato un percorso lungo, difficile, tortuoso, ora che ce l’abbiamo fatta vale doppio”.

Un’annata intensa, ricca di emozioni: ce la racconti?
“La scorsa estate abbiamo deciso di cambiare, è arrivato Michele Luca come ds e Fabio Minniti come allenatore, abbiamo avuto delle difficoltà iniziali e abbiamo dovuto tenere in mano la bussola per non perdere la strada, ma io sono sempre stato positivo, anche quando qualcuno vacillava, ho guardato in alto, ho guardato avanti e con me lo hanno fatto anche gli altri, abbiamo avuto ragione”.
“Credo che quest’annata meravigliosa, però, parta da una base solida – prosegue il presidente Filippelli – da qualcosa che abbiamo costruito negli anni, la società ormai è strutturata, ognuno ha il suo posto, sa cosa deve fare e come deve farlo, io ho sempre fatto un passo per volta, ho sempre voluto che scalassimo un gradino per volta, credo che per arrivare a certi traguardi devi essere bravo ma anche fortunato, questo è stato l’anno in cui siamo arrivati alle stesse, in realtà abbiamo sempre fatto 30 in passato e sono molto orgoglioso di quello che ci siamo lasciati alle spalle, ma quest’anno è proprio il caso di dire che abbiamo fatto 31”. 

Non solo la Promozione conquistata tramite i playoff con la prima squadra, so che sei molto legato anche alla salvezza ottenuta con la Juniores Regionale, altro traguardo raggiunto in questa stagione.
“È così, è stato un anno incredibile sotto tutti i punti di vista, impossibile non citare la salvezza della juniores, altro traguardo fortemente voluto, e poi c’è il nostro settore giovanile, oggi contiamo quasi 400 iscritti, 20 squadre, questo weekend avevamo gruppi a Lignano Sabbiadoro ed in Croazia, il nome dell’Accademia Bmv è un nome noto ormai e altamente rispettabile, se non è un orgoglio questo…”

Al di là dell’organizzazione, c’è un segreto in questo successo?
“Devo dire che all’Accademia Bmv ci sono sempre stati dei bei gruppi, ma mi permetto di dire che quest’anno ha fatto la differenza, è stato pazzesco, nelle difficoltà è rimasto unito e come si suol dire ne è uscito più forte”.

Se ti guardi indietro qual è stato il momento più difficile in questi anni ma anche che ti ha dato maggior consapevolezza?
“Ne cito uno e dico la fusione. Mi prendo un merito, sono stato lungimirante. Quando si ha bisogno di aiuto non bisogna aver paura nel chiederlo, io in quel caso sono andato contro tutti perché sapevo fosse la cosa giusta da fare, il campanilismo è lecito ma può diventare un problema, non possiamo nasconderci dietro un dito, che oggi sia difficile far quadrare i conti lo sappiamo benissimo, bisogna fare dei passi, unirsi, sorreggersi, sappiamo che la Promozione non sarà una passeggiata di salute, lavoreremo sodo per tenercela stretta”.

Ed il momento più bello? Quando hai davvero capito che ce la stavate facendo?
“Premesso che il campionato è stato bellissimo e che ce lo siamo giocati fino alla fine, correndo anche il rischio di vincerlo, la vittoria che mi ha emozionato di più è stata quella con il Corbetta ai playoff perché quel turno sembrava una maledizione, io personalmente ci ho messo tre giorni per crederci e rendermene conto”.

Adesso cosa succede? Guardi avanti e…?
“Mi piacerebbe riuscire a fare un’annata senza patemi, salvarci senza arrivare con l’acqua alla gola, non sarà un campionato facile e ne siamo consapevoli, mi piacerebbe viverla con la giusta serenità e raggiungere una zona tranquilla”.

Ci nascondi qualcosa, tu sei uno che non si accontenta…
“Oggi è tutto troppo caro ma sognare è ancora gratis, sognare non costa nulla, salvarsi bene nella maggior parte dei casi vuol dire essere a 5/6 punti dai playoff e a quel punto che fai, non ci provi? La Promozione era una promessa che sono, anzi siamo riusciti a mantenere, io in realtà l’ho già fatta da allenatore e da direttore, a questo punto hai ragione tu, un giorno mi piacerebbe fare l’eccellenza, sarebbe un sogno enorme non solo mio, sarebbe il sogno di tutti”. 

Chiudiamo con una dedica? So che i successi di questa stagione li hai dedicati ad una persona speciale…
“Ora sembrerò romantico, ma io la dedica l’ho fatta a mia moglie Laura. Mi ha sostenuto sempre, mi ha spronato, quando dopo il covid ho tentennato un po’ lei era lì, mi ha spronato a mantenere questa promessa, la vita di una moglie/compagna di un uomo di calcio è condizionata perché il telefono suona sempre, perché le vacanze sono forzatamente a luglio, perché il tempo è sempre poco, eppure lei non mi ha mai fatto pesare nulla e condivide con me al 100% gioie e dolori, non posso non dedicarle questo successo, ringrazio il mio staff dal primo all’ultimo, Mario Geviti, Fabio Colombo, Stefano De Giovanni e tutti gli altri, ma la dedica, concedetemelo, è tutta per lei”. 

Mariella Lamonica

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