Dalle parole ai fatti: la collaborazione tra Gavirate e Città di Varese non resta relegata solo ad una firma su un pezzo di carta, ma sta già iniziando a produrre risultati completi. Il settore giovanile rossoblù è in rapida espansione (e gli open-day estivi contribuiranno a far crescere la filiera), mentre la prima squadra biancorossa ha preso consapevolezza dei propri mezzi disputando un ottimo campionato al debutto in Eccellenza.
Lo sguardo, inevitabilmente, si sposta al futuro e non mancano i talenti da continuare a coltivare per regalare a Varese (e a tutta Italia) le calciatrici del domani. In occasione dell’open-day andato in scena mercoledì pomeriggio proprio a Gavirate (che, lo ricordiamo, è un’Academy Juventus), abbiamo incontrato anche tre delle protagoniste sul campo che ci hanno raccontato le loro esperienze.
A rompere il ghiaccio è stata Bianca Artioli, difensore centrale classe ’08 che, in virtù dello stretto rapporto tra Gavirate e Juventus, ha già avuto modo di allenarsi a Vinovo con le bianconere. Artioli, nonostante l’infortunio dello scorso anno, è stata convocata in Rappresentativa Under15 chiudendo al terzo posto: “La convocazione era un mio obiettivo e l’ho raggiunto: all’inizio era spaventata perché ero l’unica da Gavirate in mezzo a tante altre ragazze provenienti da settori giovanili professionistici, ma mi sono detta che se ero lì c’era un motivo e tutto è andato per il meglio. Avremmo meritato qualcosina in più, ma è stata una bella esperienza formativa che mi aiuterà a crescere”.
Sposandoci sulla sponda biancorossa, sia Alessia Bogni sia Cecilia Cavallin sono reduci da un’ottima stagione in Eccellenza e dal trionfo con la Rappresentativa Femminile al Torneo delle Regioni. “Quest’anno la squadra era davvero competitiva – esordisce Bogni, autentica garanzia tra i pali – e ho avuto la possibilità di vivere un’esperienza bellissima al fianco di tante ragazze di Eccellenza e Serie C. Inoltre, è stata la mia prima finale vinta e, pur non avendo giocato tantissimo, mi sento davvero arricchita a livello personale per essermi confrontata con altre realtà. Varese? Sono sorpresa dalla stagione che abbiamo disputato: siamo arrivate molto più in alto di quanto ci aspettassimo”.
Protagonista a tutto tondo è stata Cecilia Cavallin con quattro gol in cinque partite: “Mi è spiaciuto non aver segnato anche in finale, ma l’esperienza è stata unica: non mi aspettavo di giocare così tanto. In generale tutta la stagione è stata una bella esperienza perché anche in Eccellenza non avevamo aspettative troppo alte: l’obiettivo era di non retrocedere e invece siamo arrivate in alto. Ora, chiaramente, dobbiamo continuare a migliorare. Noi un esempio per le bambine? Me lo auguro: sarebbe bello sapere che alcune si avvicinano a noi per imitarci e superarci perché, lo ripeto, si deve sempre fare meglio”.
Matteo Carraro