Nessuna sorpresa dal campo 15 del Melbourne Park. Benjamin Bonzi, attualmente numero 48 del ranking ATP, ha battuto in 4 set Mattia Bellucci. 4-6 6-3 7-6 6-4 il punteggio in favore del transalpino che, nonostante un divario di più di cento posizioni in classifica, ha dovuto comunque sudare per potersi portare a casa il match.

Nessuna pressione iniziale, come si evince dal punteggio, per Bellucci che, seppur fosse al suo esordio in un tabellone principale in un torneo del grande Slam, ha iniziato l’incontro col piede giusto. L’inizio positivo è stato poi vanificato dai meriti dell’avversario che, col passare del tempo, è riuscito ad elevare il proprio livello di gioco e conquistare tre parziali consecutivi e l’accesso, conseguente, al secondo turno.

Quasi tre ore e mezza di gioco che hanno visto il mancino allenato da Fabio Chiappini servire 9 ace con l’81% di punti vinti sulla prima di servizio. La differenza l’ha fatta l’esperienza e la freddezza nei momenti clou, dove Bellucci ha convertito solo tre break point su 15 (punti in cui si ha la possibilità di strappare il game di servizio all’avversario, ndr), mentre Bonzi ne ha concretizzati quattro su sette.

Probabilmente l’inerzia della partita è definitivamente girata nel tiebreak del terzo set, che ha permesso al 26enne francese di lasciar andare i colpi con ancora maggior consapevolezza. Rimane comunque il grandissimo torneo fatto dal talentuoso bustocco classe ’01. Non facile partire dalle qualificazioni e vincere tre match consecutivi, tra l’altro senza lasciare un set agli avversari e ancora meno farlo all’esordio assoluto in un torneo dello Slam. Bellucci rientra dall’esperienza di Australia con un bagaglio più pesante, oltre che per il montepremi conquistato (si aggira attorno ai 70mila dollari lordi,ndr), soprattutto per la sicurezza dei propri mezzi che lo stanno proiettando ad un livello sempre più alto. Il ranking non dovrebbe variare più di tanto, rimanendo, ameno di eventuali sorprese, intorno alla 150esima posizione (oggi è 152, ndr). Cambierà, invece, la percezione che tanti hanno su di lui: partito l’anno scorso fuori dai primi 600 del mondo, oggi si ritrova, con ampio merito, a ridosso della Top100. Sempre più addetti ai lavori parlano di lui, entrato definitivamente in quella cerchia di azzurrini futuribili che si spera farà parlare molto di sé.

Filippo Salmini

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