Con la vecchia, ma sempre valida “regola” dell’asse play-pivot Piombino taglia a fette il Legnano Basket (60-75) mettendo in vetrina un duo lussuoso, quello formato dal playmaker Piccone e dal pivot Berra. La coppia piombinese domina il modo nettissimo la gara non solo fatturando 49 punti sui 75 totali, ma soprattutto prendendo fra le mani le redini del match nel momento cruciale. Piccone, 24 punti, 6 assist, 5 rimbalzi è l’assoluto padrone del ritmo-partita. Berra 25 punti, 17 rimbalzi, 4 assist recita invece da incontrastato padrone delle due aree costringendo i lunghi legnanesi ad una ben magra figura. Legnano dopo tre quarti non belli, ma tutto sommato accettabili sprofonda quando Piombino, alzando velocità e reattività sui due lati del campo, fa il vuoto con un parzialone (10-33) quanto mai eloquente al quale oltre ai giocatori già citati partecipa in solido anche Turel, protagonista con un flash importante nel terzo quarto.

Per i Knights invece, in un secondo tempo disastroso sotto il profilo balistico, vedi i 7 su 31 al tiro, non si salva nessuno, nemmeno Marino che dopo tre quarti più che discreti nell’ultimo periodo implode come il resto del gruppo.

La cronaca segnala che i Knights iniziano il match con la novità Fragonara nei primi cinque insieme a Marino, Planezio, Gobbato e Sacchettini. Piombino risponde con l’ex-Sangio Cappelletti, Piccone, Turel, Okiljevic e Berra. Piombino scappa subito avanti, 7-13 al 4°, con le triple di Piccone e Okilevic. Legnano recupera con la stessa moneta: 15-15 al 6° grazie al  3 su 5 dall’arco di Marino.

Il primo quarto si chiude sul 22-24 per i toscani che spingono  come matti sull’acceleratore. Legnano vive il momento migliore del suo primo tempo (34-29 al 13°) quando, con pazienza, riesce ad attaccare le difese toscane trovando a ripetizione riferimenti interni con Sacchettini e Sipala. Ma nella sua metà campo Legnano morde poco e Piombino ha buon gioco nel servire Berra che con i suoi gancini in avvicinamento tiene a contatto gli ospiti: 39-35 alla pausa lunga. La ripresa si accende, e si infiamma, nel bellissimo duello a distanza tra Tommy Marino e Mirco Turel. Il leader dei Knights infila tre triploni consecutivi (50-42 al 23°), ma il talentuoso esterno piombinese di punti consecutivi ne mette addirittura 10 con un paio di movimenti da applausi sotto il ferro. Per effetto di questo batti e ribatti il punteggio è sempre in equilibrio, 50-49 al 27°, con i Knights che, va detto,  sbagliano troppi tiri aperti. Sugli errori dei padroni di casa si scatena Piccone che alzando di dieci tacche la velocità va al ferro, smazza assist e sigla il parziale di 13-0 che lancia di nuovo in avanti Piombino: 52-57 al 30°. Il break piombinese si gonfia a dismisura (2 a 22) con un altro 7-0 propiziato dalla “ditta” Piccone-Berra e i Knights, sul 52-64 al 33°, sentono la terra tremare sotto i piedi, Sensazione confermata dopo la tripla di Piccone che sul 52-68 al minuto 35 fa scorrere i titoli di coda in largo anticipo anche perchè Legnano negli ultimi minuti non ne ha più e Piombino, con meriti indubbi, esce festeggiando dal PalaBorsani mettendo a nudo i limiti attuali dei Knights.

Dopo 25 minuti più che discreti commenta lapidario il coach legnanese Paolo Piazza, abbiamo prodotto 15 minuti davvero pessimi giocando male e con poca lucidità in difesa come in attacco. Questa sconfitta, dolorosa, evidenzia le nostre difficoltà attuali che, come ho già avuto modo di dire, sono legate ad una qualità di lavoro in palestra che non cresce a causa di infortuni, assenze e acciacchi. Siamo al 15 ottobre e, nel concreto, non siamo ancora riusciti a fare un allenamento tutti insieme. Quindi, serve tanta pazienza e tanto, tantissimo lavoro“.

IL TABELLINO
SAE LEGNANO – PIOMBINO  60-75 (52-57) (39-35) (22-24)
Legnano
: Casini 2, Ghigo 2, Planezio 12, Marino 21, Pirovano ne, Sipala 10, Sacchetttini 6, Fragonara 5, Gobbato 2, Amorelli. Allenatore: Piazza
Piombino: D’Antonio, Sparapani ne, Cappelletti 2, Longo 3, Piccone 24,  Turel 14, Berra 25, Biagetti ne, Almansi 3, Okiljevic 4. Allenatore: Cagnazzo.

Massimo Turconi
Foto d’archivio

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