La prima parte di stagione del BasketBall Gallarate è stata sicuramente sotto le aspettative. I biancoblu arrivano alla pausa natalizia con l’esonero di coach Stefano Gambaro, a cui è succeduto Alberto Mazzetti, una classifica che li vede di soli due punti sopra la zona playout e uno score che dice 6 vittorie ed 8 sconfitte, l’ultima l’86-71 rimediato contro la capolista Saronno.

Una situazione davvero delicata che abbiamo provato ad analizzare con il capitano dei galletti, Riccardo Antonelli.

Partiamo dall’ultima sfida persa contro Saronno. Un suo commento alla gara?
“Abbiamo incontrato una squadra in fiducia, che per noi adesso è complicata da affrontare per le nostre caratteristiche e per i match up che si sono venuti a creare, visto che loro sono prettamente tutti esterni che tirano dopo pochissimi secondi da inizio azione. Contro questo tipo di realtà facciamo fatica. Abbiamo approcciato male andando sotto di 20 punti, poi abbiamo recuperato ma nel nostro momento migliore un paio di episodi ci hanno ricacciato indietro. Teniamo di buono la grande reazione del terzo quarto e il recupero fino a -2 dell’ultimo periodo. Dobbiamo ripartire da qui sapendo che non basta questo e che dobbiamo iniziare a vincere in fretta, perchè le partite passano ed i punti a disposizione sono sempre meno”.

Dalla sua grande esperienza, cosa secondo lei non ha funzionato in squadra finora?
“Sinceramente non lo so, è davvero complicato dirlo. Fuori dal campo, nello spogliatoio, siamo un bellissimo gruppo che va d’accordo e non ha problemi. In campo ci sono una valanga di cose che non stanno funzionando, ci manca una certa quadratura di squadra che dobbiamo trovare in fretta”.

E’ importante sottolineare il fatto che fuori dal campo non ci siano problemi..
“No, assolutamente. Il problema rimane solo il giocato, dobbiamo capire di cosa si tratta e risolverlo il prima possibile”.

Cosa pensa del cambio operato in panchina dalla società tra Gambaro e Mazzetti? A volte nello sport quando non può pagare la squadra, paga l’allenatore…
“Sì, purtroppo è sempre l’allenatore che paga il primo scotto di un brutto inizio di stagione, partita con aspettative molto alte. Noi giocatori abbiamo un bel pezzo di colpe in questo, perchè in campo ci andiamo noi. Purtroppo nel nostro sport, come in altri, il primo che paga in queste situazioni è sempre l’allenatore, a volte anche ingiustamente. In campo, ripeto, andiamo noi giocatori e gli errori li facciamo noi. Mi dispiace sinceramente per Stefano, che è anche un amico e che ha pagato uno scotto così pesante ma purtroppo inevitabile”.

Come sta vedendo coach Mazzetti in queste prime settimane di lavoro?
“Sta cercando di portare un ritmo più alto a livello di transizione, cercando di farci correre il più possibile e farci prendere soluzioni semplici nel minor tempo possibile. Sta molto semplificando il gioco in attacco e sta alzando il ritmo soprattutto in difesa, fase a cui è molto attento”.

Come valuta la sua stagione finora?
“E’ una stagione complicata come quella di tutta la squadra. Quando le cose vanno così male è sempre difficile, poi un gruppo come il nostro composto da tanti protagonisti. Non possiamo valutare bene quanto fatto, sia a livello personale che di collettivo”.

Quest’anno ha iniziato anche il percorso di allenatore del minibasket, come si sta trovando?
“Bene, mi piace. Sicuramente è un qualcosa che mi attira anche per il futuro, perchè pensare di lasciare completamente la pallacanestro quando mi ritirerò, tra molto tempo, sarebbe impossibile e quindi questa via di fare l’allenatore potrebbe essere davvero quella più giusta per continuare a rimanere in questo mondo per me”.

Alessandro Burin

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