Un’altra sconfitta nel finale per la Pallacanestro Varese che deve arrendersi 84-85 alla Dolomiti Energia Trento con il canestro decisivo di Hubb a condannare Varese. 

Decisiva per la sconfitta biancorossa la gestione dell’ultimo possesso a 10 secondi dalla fine che porta ad un tiro assolutamente fuori ritmo di Sean McDermott per l’ennesima sconfitta della OJM, la terza in 4 partite in questo campionato, nella quale ad un’altra buona prova difensiva si contrappone l’ennesima prova offensiva troppo legata solo al tiro da tre punti. 

È stata una partita difficile, contro un avversario molto fortedice coach Bialaszewski -. Fa male perdere così perche si pensa che sarebbe bastato segnare un libero in più o catturare un rimbalzo in più per vincere la partita”.

Sull’ultima azione: “Loro sono stati super aggressivi e quando sei in quella situazione la cosa più importante è non fare infrazione. Chiaro che passare la palla a Cauley-Stein a metà campo non è la situazione migliore che potevamo avere. Dobbiamo rivederla per capire meglio, anche se io sono l’allenatore e mi devo prendere la responsabilità”.

Sul gioco offensivo molto focalizzato sul tiro da tre punti: “È una scelta definitiva quella di cercare questi tiri. Abbiamo molti tiratori bravi e non possiamo dirgli di non tirare quando creiamo buoni tiri. Quello che mi preoccupa è che in allenamento riusciamo a creare buoni tiri mentre in partita facciamo più fatica“.

Sulle tre sconfitte consecutive: “Sono parte di un processo di crescita che stiamo facendo. Abbiamo trovato squadre forti subito, noi abbiamo giocatori non abituati a questo tipo di gioco ed esperienza europea, per cui sappiamo che dobbiamo migliorare. Siamo sulla buona strada, con il tempo riusciremo a crescere “.

Visibilmente emozionato, invece, coach Paolo Galbiati: “Per me è stato complesso tornare. In un anno Varese mi ha lasciato tantissimo a livello personale. Ho patito questi tre giorni. È stata una partita difficile, giocare qua è complesso, lo sapevamo, il palazzetto spinge, noi siamo stati bravi a superare le ondate varesine. Nel finale siamo stati lucidi, ci siamo passati bene la palla e abbiamo vinto. Un passo importante nella nostra crescita. Son contento a metà perché tengo ancora a questo posto, avrei preferito pareggiare. Non mi aspettavo l’applauso del palazzo, abbiamo creato qualcosa di speciale l’anno scorso, me lo porterò dentro per sempre. Sono un romantico a me queste cose fanno impazzire. Grazie a tutti”.

Alessandro Burin

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