Finisce con una vittoria larghissima per 109-83 la partita della Pallacanestro Varese contro i georgiani di Tblisi in FIBA Europe Cup. Una partita, oggettivamente, poco giudicabile visto il livello, davvero modesto, dell’avversario di un’Itelyum che ha dominato dal primo all’ultimo minuto.

Due note dolenti in casa biancorossa, ovvero l’espulsione a fine secondo quarto di Willie Cauley-Stein e il parziali di 6-23 subito nei primi 6′ del terzo quarto, in un momento di calo fisiologico dovuto alla partita, già finita, che però un squadra in cerca di se stessa e di certezze come Varese non dovrebbe subire.

Abbiamo fatto due buoni giorni di allenamento prima di oggi e penso che qualcosa di buono ce lo siamo portato dietro oggi. Abbiamo fatto cose buone e meno buone. Non sono contento di come abbiamo approcciato il terzo quarto contro una squadra fisica che non ha mai mollato”, dice coach Bialaszewski in apertura di conferenza stampa.

Cosa lo ha irritato di più tra l’espulsione di Cauley-Stein e l’approccio al secondo tempo: “Probabilmente l’approccio del secondo tempo. Le due cose, però, sono collegate. L’espulsione ha innervosito tutti noi. Abbiamo mischiato le carte, tanti giocatori che giocano poco hanno avuto spazio ma dovevamo approcciare meglio nel secondo tempo”.

Miglior primo tempo della stagione?: “Probabilmente si. Abbiamo avuto buoni momenti nelle partite finora senza riuscire a dare continuità nella partita. Questa vittoria è frutto del lavoro in allenamento di martedì e mercoledì”.

Importanza della vittoria in previsione di Sassari: “Ha importanza perché ci portiamo dietro la dimostrazione di saper essere consistenti, come lo siamo stati nel primo tempo. A questo aggiungo la capacità che abbiamo avuto di saper reagire a situazioni non preventivate, come l’espulsione di Cauley-Stein. Sarà importante domenica approcciare come oggi“.

Tanti minuti per i più giovani: “Era preventivato che avrebbero giocato molti minuti. Librizzi è il giocatore mentalmente più forte che abbiamo, sono contento di come lavora. Assui l’ho visto giocare fino a ieri in Next Gen e paradossalmente è il giocatore fisicamente più grosso che abbiamo e questo ci ha aiutato. Sono contento anche di Virginio“.

Deluso il coach di Tblisi, Lapanashvili: “Sapevamo che Varese è una buona squadra, soprattutto quando riesce a trovare tanti tiri da tre punti. Avevamo preaparato un piano per fermarli ma loro sono stati molto bravi. Nel secondo tempo abbiamo migliorato qualcosa ma ormai era tardi”.

Alessandro Burin

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