Una Pallacanestro Varese gladiatoria sbanca l’Allianz Dome di Trieste 80-83, conquistando due punti fondamentali in quella che è diventata una corsa salvezza che non permette errori, in attesa degli sviluppi del processo, per i biancorossi varesini che con cuore, energia, carattere, portano a casa un successo assolutamente non scontato, sia per quanto successo negli ultimi giorni, sia per il valore dell’avversario, che ha condotto per 3/4 di gara prima di arrendersi ai colpi di Brown e Woldetensae e schiantarsi sul muro difensivo eretto da Tariq Owens.

Una Varese che nel momento più difficile della stagione cambia pelle, si dimostra capace di saper vincere andando anche ad un ritmo inferiore al solito, anche quando il suo metronomo, Ross, vive una serata nera. Lo fa con la forza, con la voglia, con il carattere, tutte qualità espresse in quell’abbraccio finale con la dirigenza (Scola, Arcieri e Castelli) presente affianco alla panchina per sostenere la OJM.

Un successo frutto dell’orgoglio di questo gruppo e di uno dei suoi leader massimi, Markel Brown, che dopo aver condotto i suoi alla vittoria, commenta così a fine partita: “Oggi abbiamo dato tutto quello che avevamo. Io credo dall’inizio della stagione in questa squadra, siamo sempre stati nei piani altissimi della classifica e vogliamo continuare a dimostrare che nonostante tutto siamo da primi 5 posti in questo campionato“.

Parole a cui fanno eco quelle di coach Matt Brase che in conferenza stampa, parla così della vittoria dei suoi ragazzi: “Grandissima vittoria di squadra. Non abbiamo fatto una gara perfetta ma abbiamo lottato per 40′. Trieste è una squadra molto forte e pericolosa, hanno giocato bene però noi abbiamo fatto finalmente tutto quello che dovevamo nella maniera giusta. Abbiamo lavorato una settimana in maniera intensa, siamo arrivati molto pronti a questo appuntamento. Ci voleva una grande prova di tutti e così è stato. Da agosto noi diciamo che ogni giorno dobbiamo migliorare, viviamo il presente, non guardiamo avanti o indietro, stiamo già pensando solo ed unicamente a Brindisi. Ho visto quasi tutti i palazzetti d’Italia e continuo a sostenere che noi abbiamo i tifosi più incredibili di tutto lo stivale. Ieri, alla partenza, c’erano 500 persone a darci supporto, siamo molto fortunati ad averli. Sono con noi sempre, non se ne andranno mai, questa è una cosa per noi bellissima e fondamentale“.

Alessandro Burin

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