Ultima tappa sul piano sportivo. Terzultima su quello assoluto. Il Collegio di Garanzia del CONI ha accolto ieri il ricorso del Perugia avverso al Lecco rispetto all’iscrizione alla prossima Serie B. Ciò significa che il massimo (e ultimo) grado di giustizia sportiva ha sconfessato il Consiglio Federale che lo scorso 7 luglio aveva ammesso in cadetteria il club bluceleste sdoganando l’eccezione alla perentorietà dei termini per l’iscrizione. Respinto invece il ricorso della Reggina che (di fatto) certifica la riammissione in B del Brescia.

E ora? Al netto dei successivi passi per ripescaggi e riammissioni (domande entro oggi, valutazione dei Direttivi di Lega domani e varo delle graduatorie venerdì 28), sussistono ancora due gradi di giudizio della giustizia ordinaria: Tar del Lazio il 2 agosto e Consiglio di Stato il 29. Lo scenario più probabile è proprio quello sgradito al Presidente di Lega Serie B Mauro Balata. E cioè un Campionato a 21 o a 22. Ipotesi (quella di un cambio di format) contro cui in Consiglio avevano curiosamente votato contro proprio Brescia e Perugia. Vale a dire le possibili beneficiarie dell’allargamento. Nelle more, il Lecco sembra comunque protetto dalla precedente determinazione della FIGC. La Serie B lariana non dovrebbe essere a rischio. Quanto alla futura Serie C, lo slot liberato dal Brescia dovrebbe favorire l’Alcione (che giocherà all’Arena di Milano), mentre in caso di riammissione anche del Perugia la Lega Pro potrebbe riaccogliere anche il Piacenza. I calendari della terza serie saranno svelati solo ad agosto. Prudenza più che opportuna.                          

Giovanni Castiglioni

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