
Dopo una grande stagione, a due partite dal termine, il Saronno si è laureato campione: decisiva la vittoria per 2-1 contro il Mariano. Le aspettative per questo campionato erano molto alte; la società aveva fatto molti sforzi in estate per creare una squadra competitiva e l’obiettivo dichiarato era la conquista del titolo.
Nonostante qualche difficoltà iniziale la squadra di Tricarico è riuscita a collezionare una serie di risultati utili consecutivi che l’hanno portata al successo. Uno dei punti di forza del Saronno è stato il gruppo: Giovanni Bello, capitano della squadra, non ha mai sentito il suo ruolo in maniera particolare proprio perché il collettivo ha superato il singolo per importanza.
Il classe ’91 ha individuato nella doppia sfida ravvicinata con il Meda il punto di svolta della stagione: la sensazione dopo quelle due partite era quella di poter vincere il campionato e così è successo. Il capitano racconta gli ultimi minuti della scorsa e decisiva partita: a Ispra i padroni di casa avevano battuto il Meda ma la notizia non era giunta ai ragazzi in campo: con quel risultato infatti al Saronno sarebbe bastato un pareggio per avere la matematica certezza della vittoria del campionato. Bello però sottolinea come il mister non avrebbe mai detto ai suoi del risultato dell’Ispra perché la mentalità vincente sta proprio in questo: non pensare agli altri ma concentrarsi solo ed esclusivamente sul proprio destino. Per questo le ultime due partite stagionali non saranno giocate con meno voglia di conquistare i tre punti: questo è quello Tricarico che ha trasmesso ai giocatori.
Ci sarà poi tempo quest’estate per programmare al meglio la prossima stagione in vista dell’Eccellenza. Per Bello questa categoria è tutt’altro che sconosciuta; anzi, prima che il lavoro diventasse un ostacolo per gli allenamenti al pomeriggio, il difensore militava addirittura in Serie D. A Saronno ha trovato comunque una società ambiziosa che cercherà di migliorare ulteriormente la rosa e una piazza importante con tanti tifosi che supportano la squadra.
Dopo una splendida cavalcata avete vinto il campionato; quali sono le tue sensazioni a caldo?
“Sono molto contento del risultato che siamo riusciti ad ottenere. Avevamo grandi aspettative fin dall’inizio; nonostante qualche difficoltà in partenza siamo riusciti a rimetterci in carreggiata e abbiamo raggiunto il nostro scopo. Credo che il gruppo che si è creato sia stata una delle ragioni che ci ha permesso di vincere il campionato”.
Da capitano, come hai vissuto la vittoria del campionato?
“Ovviamente fa molto piacere essere il capitano di una squadra costruita per vincere. Se devo essere sincero però non ho mai sentito una responsabilità personale in quanto capitano: è sempre stato il gruppo a prevalere sul singolo”.
Dal campo avete ricevuto la notizia della vittoria dell’Ispra?
“Assolutamente no, non sapevamo nulla. Solo alla fine della partita ci è arrivata la notizia e abbiamo potuto esultare, anche se la festa finale è in programma per l’ultima giornata. Il mister in ogni caso non ci avrebbe mai detto che l’Ispra aveva vinto: in tutte le partite bisogna scendere in campo con l’idea di portare a casa i tre punti quindi il resto in quel momento non ci doveva interessare. Il match contro il Mariano era anche iniziato in salita e anche se sarebbe bastato un pareggio siamo riusciti a ribaltare il risultato”.
Quali sono stati i momenti salienti della vostra stagione?
“Come dicevo prima a inizio stagione abbiamo avuto qualche difficoltà: credo che il punto di svolta sia stato il doppio confronto con il Meda, due scontri ravvicinati tra campionato e coppa. Ecco dopo quelle partite ho avuto la sensazione che ce l’avremmo fatta e infatti in quel periodo è arrivato un filotto di vittorie consecutive. Ovviamente sapevo che le partite le avremmo dovuto giocare e che non sarebbe stato semplice ma credo che quello sia stato il vero momento decisivo della stagione”.
È presto, ma quali potrebbero essere le aspettative per la prossima stagione?
“La società è sicuramente molto ambiziosa quindi credo che interverrà sul mercato per provare a migliorare ulteriormente la rosa. Ora però la testa è ancora a finire questa stagione: mancano due partite e proveremo a vincerle perché questo è lo spirito della squadra e del mister. Probabilmente ci potrebbe essere più spazio per chi ha giocato meno ma anche se abbiamo vinto il campionato daremo il massimo fino alla fine. Ci sarà tempo quest’estate per pensare al futuro e preparare al meglio la prossima stagione”:
Cosa ti ha spinto ad arrivare al Saronno? Sei felice di tornare in Eccellenza e di farlo con questa maglia?
“Sono venuto a Saronno principalmente per il mister e il direttore; li conosco bene da tempo e avevo già avuto la possibilità di lavorare con loro. Saronno è una grande piazza ed è un piacere giocare per questi tifosi che non fanno mai mancare il loro sostegno. L’Eccellenza è sicuramente una categoria di buon livello, ma sinceramente sarei rimasto volentieri in Serie D: Purtroppo a causa lavoro non potevo più sostenere gli allenamenti al pomeriggio e quindi non ho potuto continuare in quel tipo di categoria”.
Giovanni Enrico Civelli