La sconfitta subita domenica contro il Ceresium Bisustum non macchia una stagione da sogno per il Caravate: i gialloverdi sono ancora in lotta per un posto ai playoff e vogliono crederci fino alla fine. A guidare l’assalto finale nelle ultime quattro partite sarà Fabio Infantino, capitano della formazione di Minervino, che dovrà tenere alto il morale dei compagni.

Prima di arrivare alla partita di domenica bisogna soffermarsi sul vostro cammino in campionato: una stagione che, a discapito dei dieci punti di distacco dalla seconda posizione, resta una vera e propria impresa. Come l’hai vissuta?
“All’inizio siamo partiti con l’idea di fare bene, con una squadra nuova in cui c’erano nuovi stimoli. Il gruppo si è amalgamato molto bene, nonostante la differenza d’età e siamo riusciti a dare qualcosa in più rispetto agli altri anni. Ci siamo trovati bene in campo, anche a livello di gioco ed ogni tassello è andato al posto giusto”.

Nelle ultime tre uscite avete faticato molto, soprattutto se paragonato ai tre quarti di campionato già disputati. Credi che sia un calo fisiologico dovuto alla stanchezza o c’è qualche altro fattore?
“In realtà penso sia la prima ipotesi: siamo arrivati nel momento più importante un po’ contati e con gli infortuni che ci hanno decimato. Anche Minchio ha giocato domenica da infortunato, ma stiamo cercando tutti di dare qualcosa in più anche con gli acciacchi. Sarebbe un peccato non provarci, nonostante qualcuno di quelli fuori ci avrebbe fatto comodo. In più sono stati tutti infortuni lunghi, quindi quando iniziano ad essere tanti diventa problematico”.

Nella sfida di domenica contro il Ceresium Bisustum avevate l’occasione di riagganciarvi alla seconda posizione, quanto male ha fatto la sconfitta subita all’ultimo minuto?
“Sono ancora nero adesso, non mi è ancora passata. Domenica sera, come al solito, ci siamo trovati a fare un aperitivo ed eravamo tutti amareggiati perché abbiamo avuto le nostre occasioni per vincere. Alla sera non riuscivo a dormire. Queste partite dovremo giocarle fino alla fine per non buttare via tutto quello che abbiamo fatto”.

Tocchiamo un tasto dolente: pochi minuti prima del rigore che ha deciso la partita hai avuto l’occasione di sbloccarla tu, cos’hai pensato quando la palla si è infranta sul palo?
“Che me la sono tirata da solo sul fatto che ormai fosse pareggiata, non mi aspettavo più che segnassero. Nel primo tempo ci avevano messo in difficoltà e noi avevamo retto bene nonostante la traversa su punizione di De Bortoli. Nel secondo tempo ero più tranquillo perché non abbiamo sofferto molto. Quel pallone sono andato sicuro di buttarla dentro ed ero disperato, perché ho pensato tantissimo a come avrei potuto colpirla e con il senno di poi avrei potuto prenderla in maniera diversa. Mi stavo maledicendo in ogni lingua del mondo, ma ho pensato davvero che finisse 0-0”.

Il mister ha già detto che non volete abbandonare la lotta per i playoff, cosa serve per rialzarsi da questo periodo negativo?
“Serve vincere. Sembra scontato, ma se dovessimo ritrovare un po’ più di fiducia in noi stessi, anche solo con una vittoria tornerebbe tutto a posto. Non stiamo giocando male, ma può essere che a qualche giovane possa calare la fiducia in sé stesso e convincersi del nostro valore. Noi ci alleneremo e proveremo a vincerle tutte. Non c’è nulla da aggiungere, perché non posso dire nemmeno di giocare meglio visto che lo stiamo già facendo ad alti livelli”.

Tanto di questa rincorsa ai playoff si deciderà nelle ultime due giornate, come ci si deve arrivare?
“Fisicamente spero a posto con gli infortuni. Mentalmente bisogna essere liberi: questa settimana l’avevamo vissuta come la partita della vita. Non era così e, nonostante io sia ancora arrabbiato, ci sono ancora quattro partite e bisogna fare bene per arrivare ai playoff. Bisogna giocare più da squadra rispetto a quanto stiamo già facendo ora”.

Adesso ci sarà la pausa, cosa bisogna fare per farsi trovare pronti alla ripartenza?
“Io è da domenica che penso solo a vincere contro il Caronno, quindi bisogna tornare a vincere, a fare punti e chiudere in bellezza come abbiamo iniziato. Serve recuperare gli infortunati e spero che possano tornare presto: qualcuno si sta allenando e sicuramente dopo la pausa qualcuno ritorna”.

Che messaggio vorresti mandare ai tuoi compagni per caricarli in vista dell’incontro contro l’Eagles Caronno?
“Di non mollare e restare più uniti rispetto a prima, perché sarà sempre più difficile da adesso in poi”.

Andrea Vincenzi

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