Il 2023 del Città di Varese si chiude con uno 0-0 in casa degli ex compagni di categoria della Caronnese.
Fischio d’inizio alle ore 11:00 per questo test sotto un timido sole dicembrino, davanti a un gruppo ristretto di fedelissimi. Come step preparatorio in vista dei primi impegni ufficiali (il 7 gennaio in casa contro il Bra per il Città di Varese, il 14 gennaio a Calvairate per la Caronnese), gli ottanta minuti disputati a Caronno Pertusella hanno dato a entrambi gli allenatori del materiale su cui lavorare.
Partendo dai padroni di casa, buoni i segnali colti da mister Roberto Gatti, che causa indisposizione di alcuni titolari ha sopperito alle assenze con qualche profilo under.
“È stata una partita di preparazione – commenta il tecnico rossoblù – e come tale è andata bene perché nessuno si è fatto male e tutti hanno corso. Se proprio vogliamo parlare del risultato, è uno 0-0 anche un po’ bugiardo, visto che abbiamo creato qualche occasione da gol pericolosa. Oggi mancavano un po’ di giocatori e c’erano tanti giovani in campo, ma siamo soddisfatti lo stesso, perché chi ha giocato ha fatto bene”.
Alla luce dei recenti ritocchi nel periodo di mercato, conclude così: “Per trovare il miglior assetto possibile non c’è altra soluzione che il lavoro, comunque penso che oggi i ragazzi si siano comportati bene”.
Bicchiere mezzo pieno anche per mister Corrado Cotta, a cui quest’amichevole ha dato l’opportunità di testare diverse soluzioni dopo le sedute intense dei giorni scorsi.
“È stata letteralmente una sgambata – spiega ai nostri microfoni –. Ieri e l’altro ieri abbiamo caricato molto in allenamento, con lavori di forza e potenza aerobica, e chiaramente in certe situazioni ci è mancata un po’ di brillantezza, ma è giusto così. Oggi ho scelto di impiegare tutti per un tempo, eccetto Bernacchi che ha giocato dall’inizio alla fine, e devo dire che la squadra ha palleggiato molto bene, pur non essendo riuscita a finalizzare per una serie di motivi”.
A proposito delle due distinte formazioni schierate, si congeda così il tecnico biancorosso: “Ho la fortuna di avere più di undici giocatori, quindi sta a loro mettermi in difficoltà in settimana per farmi capire chi sta meglio in ogni zona del campo, in base alle loro caratteristiche”.
Silvia Alabardi