Il colpaccio del mercato della Pallacanestro Varese è arrivato proprio alla fine della campagna acquisti: Willie Cauley – Stein. Per pedigree e curriculum, infatti, il centro statunitense classe 1993, con oltre 420 partite in NBA tra Sacramento Kings, Golden State Warriors, Dallas Mavericks e Philadelphia 76Sixers, rappresenta la colonna portante, centrale, su cui si svilupperà tanto del gioco della squadra di coach Tom Bialaszewski.

Mancava solo il pivot dunque per completare un gruppo che, fino alla presa di Cauley-Stein era molto, molto simile a quello della scorsa stagione per caratteristiche, tecniche e fisiche dei suoi intepreti. Inutile dire che la presenza del lungo USA cambia molto la fisionomia di un gruppo che guadagna chili, centimetri e peso nel pitturato completamente diversi rispetto alla presenza dello scorso anno di Tariq Owens.

Cauley-Stein infatti, con i suoi 213 cm per 109 kg, darà la possibilità a Varese di sfruttare molto di più il gioco in post basso, alternativa vitale a quello in pick’n’roll nel quale il centro biancorosso è comunque più che rodato. Infatti, pur essendo un centro con una stazza molto imponente, Cauley-Stein ama molto rollare per volare al ferro, in continuità quanto visto fare lo scorso anno da Owens.

Il nuovo centro biancorosso ha forse meno agilità ed atletismo ma più struttura di Tariq, una presenza costante che gli permette di occupare al meglio il pitturato, sia nella lotta a rimbalzo che soprattutto nella copertura del ferro, vista la sua grande attitudine e capacità di stoppare gli avversari.

La presenza di Cauley-Stein sotto le plance permetterà inoltre alle ali e guardie varesine di trovare maggior spazio sugli esterni, con il centro che inevitabilmente porterà su di sè almeno sempre uno se non due difensori, potendo giocare così la palla dentro-fuori per armane Hanlan, McDermott e Brown.

Proprio l’accoppiata con Brown è poi molto interessante da scoprire: i due infatti alzano notevolmente la squadra, visti i 414 cm totali, ma non solo, uno, Brown, porta atletismo, velocità e versatilità, l’altro, Cauley-Stein, sostanza, struttura e peso.

Qualità tecniche e tattiche che si abbinano a leadership e carisma per un giocatore abituato a palconscenici di altissimo livello e che porterà il suo “sapere” ai più giovani presenti nel roster biancorosso. Un pivot che in carriera ha guadagnato circa 25 milioni di dollari dalle sue esperienze in NBA, che ha vissuto i migliori anni con Sacramento quando, tra il 2016 ed il 2019, ha fatto registrare numeri da vero top in NBA, chiudendo il triennio con 10.9 punti e 6.6 rimbalzi di media.

Smentite sul nascere anche le ipotesi di un possibile a pprodo a Varese legato a problemi fisici: il giocatore sta più che bene, come dimostrano le 30 partite giocate nell’ultima stagione in G-League con i Rio Grande Valley Vipers.

Un colpo di quelli che possono cambiare i destini di una squadra ed il corso di una stagione ed è proprio quello che la Pallacanestro Varese si augura.

Alessandro Burin

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