L’edizione 2022-2023 della Champions League ha finalmente fatto registrare una squadra italiana in finale. Non accadeva dalla stagione 2017, e in quella finale era stata la Juventus di Allegri ad affrontare il Real Madrid che poi inflisse una pesante sconfitta ai bianconeri. Ma il calcio italiano ha gioito non soltanto per la finale dell’Inter contro il Manchester City, bensì anche per il piazzamento di Milan e Napoli, arrivate per uno scherzo del destino a giocarsi l’accesso alla semifinale che sarebbe stata proprio contro l’Inter. La domanda di tutti, tifosi, addetti ai lavori e appassionati è se le squadre italiane riusciranno a ripetersi anche quest’anno nella massima competizione europea per club, vediamo il loro stato di salute.

Il Napoli non ha mai raggiunto la semifinale di Champions League

Fra le tre squadre italiane che l’anno scorso avevano ottime chance di arrivare a disputare la finale allo Stadio olimpico Atatürk, il Napoli (all’epoca allenato da Spalletti) era la sola “sorpresa”. I partenopei non sono mai arrivati a giocare una semifinale di Champions League/Coppa dei Campioni nella propria storia: e l’anno scorso la “maledizione” è proseguita quando il Milan ha eliminato i campani. All’ombra del Vesuvio è iniziato un nuovo corso, e non ci si poteva attendere che la squadra iniziasse così come aveva cominciato la stagione scorsa. Se però il Napoli “zoppica” in campionato, in Champions League la squadra di Garcia sembra aver finalmente acquisito quella mentalità europea che mancava al club. 

A dirla tutta, la stagione del Napoli potrebbe virare completamente su interessi europei: l’Inter, il Milan e la Juventus sembrano avere una marcia in più in Serie A, anche grazie a calciatori ritrovati, vedasi Vlahovic e Chiesa per la Juve, o scoperti, ad esempio Thuram per l’Inter, e se la distanza in termini di punti dovesse risultare incolmabile a gennaio, Di Lorenzo e compagni potrebbero optare per puntare tutte le proprie risorse sulla competizione europea, diventando così una “outsider” davvero pericolosa. 

Come viene vista l’Inter dalle scommesse e dai bookmaker

Discorso diverso in ogni singolo dettaglio per l’Inter. La società ha dimostrato ampiamente di voler concorrere per i piani alti sia del calcio italiano che di quello europeo, come non dimentica di chiosare Marotta spesso nelle conferenze stampa. Gli acquisti di Sommer e Thuram, oltre a Frattesi e al francese Pavard, hanno lanciato un messaggio palese sia all’ambiente che alle concorrenti: a Milano sponda nerazzurra si gioca per arrivare in fondo a tutti gli obiettivi. L’anno scorso la stagione dell’Inter è stata ricca di colpi di scena entusiasmanti: come il doppio derby in semifinale di Champions, vinto ancora una volta dai nero azzurri come nella stagione 2002/2003, e la vittoria della Coppa Italia, ma anche piena di delusioni, come il secondo posto perso in campionato alla terzultima giornata. La stagione in corso pare, anche secondo i bookmaker, qualla giusta per tornare a vincere lo scudetto, che sarebbe il primo per mister Simone Inzaghi, e anche per ripetere la cavalcata esaltante dello scorso anno. I migliori siti di scommesse, come quelli recensiti da Gambling.com,  vedono la squadra di Milano come prima fra le italiane, e settima in Europa: dietro a City, Bayern di Monaco, Real Madrid, Arsenal, Barcellona e PSG in questo ordine. 

Il sacrificio di Tonali porterà i risultati sperati? 

Se il campionato del Napoli è il primo di un nuovo ciclo dopo la storica vittoria dello scudetto, quello dell’Inter potrebbe invece rappresentare la consacrazione dei primi tre anni di Simone Inzaghi, mentre la stagione del Milan non è ben interpretabile. L’allenatore è rimasto lo stesso: quello Stefano Pioli capace di forgiare una mentalità europea fino a portarla al ritorno della vittoria dello scudetto, e a una semifinale di Champions League. E anche la società è solo lontana parente di quel Milan che cercava la rifondazione nel 2018 ripartendo da Milanello e da Varese, stringendosi intorno a Elliott. Vero è, però, che la squadra ha perso un calciatore “anima” come Sandro Tonali passato al Newcastle, per una cifra record che ha però permesso ai rossoneri di intervenire sul mercato in più reparti. Se questo sacrificio costato agli inglesi ben 60 milioni di sterline (approssimativamente 70 milioni di euro) ha dato i suoi frutti, il Milan dovrà valutarlo a fine stagione, in particolare rispetto al piazzamento in campionato. Fare bella figura nella migliore competizione europea per club è, per la squadra di Leao e Pioli, un dovere, ma parteciparvi è un obbligo. Ed ecco perché le distrazioni e la mancata concentrazione che il Milan ha avuto in campionato devono essere corrette al più presto se i rossoneri non vogliono rischiare di farsi risucchiare da squadre come Lazio e Atalanta, che sembrano essersi rafforzate rispetto all’edizione scorsa. 

La quarta italiana protagonista in Champions League è la Lazio di Maurizio Sarri, che però appare palesemente in difficoltà, e più a proprio agio in Europa League.

Redazione
(Foto Fonte: Pixabay)

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