Incomincia oggi, lunedì 28 agosto, la stagione della Robur Et Fides. La Prima Squadra della società gialloblu si ritrova infatti alle ore 20:00 al Campus, per iniziare la preparazione in vista di una stagione che si annuncia tanto entusiasmente quanto complicata.

A parlarcene è il nuovo vice allenatore dei roburini, Andrea Mai, pronto insieme ad Andrea Manetta, che sarà l’head coach, a guidare un gruppo che ha tutte le carte in regola per giocare un ruolo da protagonista nel prossimo campionato di Serie D.

Perchè la scelta di “lasciare” il mondo Varese Basketball per buttarsi in questa nuova avventura?
“Ho preso questa scelta perchè ho bisogno di un anno con meno impegni per svariati motivi e sicuramente il mondo Robur, in D, è un pochino più soft, a livello d’impegni, rispetto al campionato di Serie B di Varese BasketBall. Non è la categoria, per quanto mi riguarda, a fare la differenza ed a dimostrarlo è la squadra che la società ha costruito, un roster di livello per giocare un bel campionato. Faremo tutto con professionalità e serietà e questo non mi ha posto problemi nello scendere di categoria”.

Andando proprio a guardare al roster, come avete deciso di costruirlo?
“Premesso che sono molto felice del gruppo costruito, perchè sono tutti ragazzi che conosco molto bene, la società, conscia del fatto che sarà un campionato molto tosto, con 50 retrocessioni su 72 società partecipanti, ha incominciato fin da giugno a costruire un roster di livello, con i primi due acquisti, Moalli e Vescovi, che sono i due pezzi pregiati della nostra campagna acquisti. Nel loro passato hanno avuto esperienze importanti, pur conoscendo bene l’ambiente varesino e sicuramente daranno un’impronta molto importante al nostro gioco. Luca ha una grande visione di gioco mentre Edo è un ragazzo che ha grandi capacità realizzative e che saprà essere un fattore. A seguire ci sono state le importanti conferme di Lenotti, Rovera, Dal Ben, Cagnone, Gualco e Dejace che sono tutti cresciuti nel nostro settore giovanile e questo è un fattore molto importante, soprattutto per un senso di appartenenza e di attaccamento alla maglia che in una stagione può fare la differenza. A loro aggiungiamo Zanzi e Garavaglia che sono due ragazzi molto promettenti e che avranno modo di crescere e darci una mano sostanziale”.

Avrete un credo tattico particolare che seguirete durante la stagione?
“Sicuramente il fatto di avere un playmaker come Moalli ci permetterà di giocare abbastanza di letture. E’ uno molto bravo a giocare in pick’n’roll e capace di creare vantaggi per i compagni e senza dubbio la sua intesa con Lenotti sarà centrale per noi. Se le squadre si costruiscono soprattutto con l’asse ply-pivot, diciamo che, quantomeno sulla carta, abbiamo una coppia che può fare davvero la differenza. Per il resto, cercheremo di essere una squadra che sappia correre tanto e che cerchi tanti tiri vicino a canestro, sfruttando la nostra fisicità. Poi dovremo scoprire il campionato man mano vista la nuova composizione dei gironi che non dà grandi punti di riferimento”.

L’obiettivo di quest’anno quale sarà?
“Vogliamo vivere una stagione da protagonisti. E’ chiaro che il primo obiettivo sarà quello di rimanere nelle 22/23 squadre che manterrano la categoria, lo dicono tutti, però noi vogliamo vivere una stagione da protagonisti e ci proveremo con tutte le nostre forze”.

Tu roburino da sempre, come vedi il percorso che la società tutta ha deciso d’intraprendere e ci metto anche ovviamente l’accordo con Pallacanestro Varese?
“Senza dubbio siamo in un passaggio storico importante: dopo anni d’indipendenza, chiamiamola così, l’accordo con Pallacanestro Varese per il settore giovanile ci ha agevolato su tanti aspetti, con i ragazzi molto entusiasti di questa scelta. Quest’anno si deve andare avanti con il progetto iniziato la scorsa estate ed andare avanti, remando nella stessa direzione, continuando a crescere in maniera continua”.

Non solo Serie D, perchè quest’anno allenerai anche il gruppo Under 13, un’annata molto importante visto il passaggio dal mini al basket giovanile..
“Devo conoscere i nuovi ragazzi, ho avuto modo di vederli a giugno per 3 settimane per ora e li ho trovati entusiasti. Faremo il campionato Gold, il massimo campionato regionale della categoria e siccome avremo un gruppo numeroso, abbiamo deciso di fare un campionato U14 Silver sotto età, dando così uno sfogo in più ai ragazzi a livello di partita, dandogli un’opportunità di sviluppo in più. Daremo spazio a tutti di crescere, migliorare ed allenarsi, dandogli un’impronta del settore giovanile in cui giocheranno per i prossimi 7-8 anni”.

Alessandro Burin

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