Un’avventura iniziata il 14 maggio, con un mix di timide speranze e ferme convinzioni, un cammino che prosegue senza indugio, un sogno che potrebbe diventare sempre più reale. È quanto sta vivendo la formazione del Club Milano, attualmente al primo turno degli spareggi nazionali. Dopo lo 0-0 con la Solbiatese e il 3-1 con l’Oltrepò, domenica scorsa i ragazzi di Scavo hanno affrontato la prima trasferta della post-season, approdando in terra trevigiana, a Castello di Godego. Al triplice fischio, il tabellino indicava un 1-1 che rimanda il verdetto finale alla gara di ritorno in quel di Pero, in programma il 4 giugno.

Tra i protagonisti di questo sprint finale e, più in generale, di quest’annata sorprendente, vi è il trequartista Petar Rankovic, che dopo le quindici reti in campionato, con cui si è aggiudicato il titolo di marcatore più prolifico dei rossocrociati, ha già messo lo zampino anche in queste partite secche, trovando il gol del 2-1 sull’Oltrepò, che indirizzava nuovamente la partita dalla propria parte neanche cinque minuti dopo il pareggio ospite.

Non si può dire che la premiazione alla serata del Pallone d’Oro VareseSport non abbia portato bene al classe 2000 di origine serbe, che già all’indomani della qualificazione al secondo turno condivideva con la nostra redazione le ambizioni sue e della squadra. “Sappiamo che è molto difficile, ma ci crediamo ogni giorno di più – ci aveva confidato –. Ormai mancano poche partite e servirà qualcosa in più da parte di tutti, a livello di impegno, voglia e concentrazione”.

E lui, da leader indiscusso qual è, non si tirerà di certo indietro. Gli occhi sono ben fissati sull’obiettivo e un’eventuale promozione in Serie D sarebbe un forte incentivo nell’immediato futuro di un giocatore che con i suoi ventitré anni ha già dimostrato di sapersi prendere la squadra sulle spalle. “Nel mio piccolo, anche se sono molto giovane, mi ritengo già un veterano. Qui mi trovo bene e se dovessimo salire di categoria, sarei sicuramente contento di rimanere”. E chissà che la video intervista qui di seguito, pubblicata alla vigilia di un match così importante, non porti altrettanta fortuna a Rankovic & Co.

Silvia Alabardi

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