Una settimana. E cambia tutto. Prestazione, risultato, percezione del valore della squadra. La volatilità di inizio campionato è uno specchio deformante. Ciò che valeva ieri, non è più moneta corrente oggi. E così, in soli sette giorni la Pro Patria brutta (e perdente) dell’esordio con la Giana si è tramutata in quella convincente e pratica dei 3 punti fatturati nel derby con il Novara.

Diavolo d’un Riccardo Colombo. La sua fiducia del giorno prima poteva sembrare dialettica di maniera se solo proiettata al giorno dopo. E invece il sintetico del “Piola” ha certificato che le parole del fagnanese suonavano consonanti alla direzione presa dalla squadra. Anche se è consigliabile andarci più che cauti. Insomma, per citare il sommo Winston WolfeNon è ancora il momento di farci i … a vicenda” (omissis per cinedipendenti di stretta osservanza tarantiniana).

Ma la stagione biancoblu appare decisamente meno disfunzionale di quanto la sconfitta all’esordio potesse far presupporre. Domenica (ore 16.15) si torna allo “Speroni” con l’Arzignano (in coda a secco come il Fiorenzuola), per la prima di una tripla in 8 giorni che vedrà anche l’infrasettimanale in trasferta con l’AlbinoLeffe (mercoledì 20 ore 18.30) prima di chiudere in via Cà Bianca con la Triestina (domenica 24 ore 14). Programma intenso. Richiesta risposta adeguata.

Roba da Ricky

Ecco, magari non è esattamente il caso di gridare al colpo di genio. Ma un paio di scelte di Colombo (e della sua crew a partire da Le Noci), hanno senza dubbio il carattere della brillantezza di ingegno. Su tutte lo spot di mezzala di inserimento concesso a Citterio (arrivato a Busto l’anno passato con ben altre caratteristiche), e la regia diffusa. Cioè? Beh, qui serve lo spiegone. In contumacia di Bertoni e Fietta (o quantomeno con i due in panca), l’idea è quella di condividere la prima impostazione tra gli interpreti più vicini allo spazio di gioco. Quindi, non una questione di ruolo ma di posizione. Assunto guardiolesco che a Novara ha posto Nicco e Mallamo nell’ambito del doble pivote. Un diversivo tamponato dagli azzurri con un tempo (e due gol) di svantaggio.

In dubio pro Leo

Due gol e 180’ in campo. Se qualcuno avesse in animo di trovare l’MVP delle prime due giornate tigrotte, indizi gravi, precisi e concordanti vanno nella direzione di Leonardo Stanzani. Oltre ad aver griffato il tabellino, il 7 bolognese ha fornito una chiara riprova della propria maturazione tecnica. Portata avanti anche grazie alla capacità di gestione della prestazione atletica. Due anni fa solo due gare giocate per intero (curiosamente entrambe le trasferte di Lecco tra regular season e playoff), la stagione scorsa otto (più tre partite oltre gli 85’), già due su due in questo avvio di 2023/24. Non un dettaglio. In un campionato usurante per giunta disputato nel suo primo scorcio in un bollente epilogo di estate.

Il Novara si è fermato a Buzzegoli

Al “Piola” tira già aria di crisetta. Per il DS Di Battista “Servono equilibrio e lucidità”, il Presidente Ferranti potrebbe vendere (o forse no) e nel mezzo si ritrova Buba Buzzegoli con la teoria di un calcio coraggioso e progressista e la pratica di una classifica già boccheggiante. Trento, Padova, Giana e Virtus Verona nelle prossime due settimane un palinsesto in cui sarà difficile fingere.

Sale sale e non fa male

Ben 7 club a 3 punti. Vale a dire squadre che hanno vinto la prima e perso la seconda (o viceversa). Della serie, chi sale e chi scende. A testimonianza della volatilità di cui sopra. La seconda giornata ha ribaltato alcuni (parzialissimi) verdetti emessi solo sette giorni prima. Chi ha convinto? Mantova (0-2 ad Arzignano) e Vicenza (1-5 con la Giana) più della Virtus Verona in (mini)fuga solitaria a sei punti. Chi ha deluso? Certamente l’AlbinoLeffe (1-2 con la Triestina), protagonista di un incipit stagionale non propriamente memorabile. Chi ha sorpreso? In negativo il Novara, in positivo (per converso e per le ragioni espresse in apertura) la Pro Patria.

Datemi un “Martelli”

Il Vicenza ha scavallato quota 6mila ma i 3.886 tagliandi stagionali staccati dal Mantova rappresentano quanto a botteghini la vera notizia del Girone A. Esaurita la Curva Te del “Martelli” (580 abbonamenti), i virgiliani che sabato attendono la Pro Sesto, hanno ancora la possibilità di arrotondare il dato. Un evidente voto di fiducia dopo la retrocessione con l’elastico della stagione passata.

Giovanni Castiglioni
(foto Aurora Pro Patria 1919 Official Facebook)

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