Esce dal campo a mani vuote il Varese di mister Cotta che cade per mano della Fezzanese per 0-1.
Queste le parole in sala stampa.

Cotta (allenatore Città di Varese): “Giocoforza devo dire che la squadra ha dato tutto ma sbagliato molto in fase di costruzione, il gol è rocambolesco, noi siamo stati troppo leziosi, sono molto amareggiato per la situazione perchè abbiamo bisogno di sostegno, qualcuno ci dà una mano e qualcuno no, ma io voglio dire per l’ennesima volta che la squadra ha dato tutto, che da nove giornate questi ragazzi giocano per il progetto e per la maglia e se vogliono criticare me va bene, io sono anche legato ai risultati, il lavoro dei ragazzi, invece, non può essere messo in discussione”. Sull’espulsione di Pisan: “Un ragazzo così crolla, la palla gli rimbalza male e lui è costretto a fare fallo per evitare l’uno contro uno con il portiere, spiace soprattutto per lui, sappiamo che ogni domenica è difficile ma non eravamo imbattibili prima e non siamo brocchi ora; se ad essere sbagliato fosse l’atteggiamento capirei anche i mugugni, ma invece ho visto l’atteggiamento giusto, e quando abbiamo accelerato negli ultimi venti minuti del primo tempo abbiamo creato diverse occasioni, succede invece che prendiamo gol”. Aggiunge: “Le situazioni non sono mancate, anche aeree, faccio i complimenti al loro portiere subentrato perché ha fatto delle ottime uscite, noi comunque ci abbiamo creduto fino alla fine, ora non resta che rimboccarci le maniche”.
Si aspettava qualcosa in più in undici contro undici? Con l’uomo in meno ci sta che poi alla lunga manchi un po’ di energia e lucidità.
“Di sicuro potevamo essere più bravi a sfruttare la fascia destro, spesso siamo saliti da sinistra nel primo tempo mettendo diverse palle in mezzo e poi con gli esterni dovevamo velocizzare il gioco, ma per il resto penso ci condannino gli episodi, Ferrari probabilmente calcola male lo spazio – tempo sul gol, in area se avessimo avuto qualche rimpallo a favore forse sarebbe stato diverso, senza contare che non ho capito cosa dobbiamo fare per prendere un calcio di rigore, ma io non parlo degli arbitri e non parlo della partita che sarebbe stata, parlo di quello che abbiamo visto e che abbiamo messo in campo, ripeto che se avessimo pareggiato in dieci non saremmo stati degli eroi, perdendola così non siamo dei brocchi”.

Parola all’ex Cantatore (Fezzanese): “Rosico per il rigore, ma vincere era la cosa più importante, è stata una gara maschia, siamo stati compatti, noi giochiamo tanto sulle ripartenze e mister Cotta lo sapeva ma ripeto siamo stati bravi a fare la nostra partita, non era facile perchè il Varese è tosto e lo sapevamo. Tornare qui per me è un’emozione, ho ritrovato tanti amici con cui ho passato un anno bellissimo, i bei ricordi non mancano”.

Rolla (allenatore Fezzanese): “Non credo che il Varese ci abbia sottovalutato, siamo partiti bene, già nel riscaldamento avevo visto bene i ragazzi, potevamo andare in vantaggio con il calcio di rigore, ottima la reazione, conosciamo la forza del Varese dovuta alla storia e alla spinta del pubblico, noi siamo un piccolo borgo, la nostra mentalità è quella di crescere e maturare, oggi l’ho visto, siamo una squadra giovane, possiao essere la mina vangate. Angeletti? Giocherebbe titolare in qualsiasi squadra, oggi era difficilissimo, ma sapevamo già ad inizio stagione di poter contare su di lui, ha personalità, è molto forte, il suo difetto è che davanti a sè ha un altro portiere fortissimo qual è Salvalaggio”.

Vitofrancesco (Città di Varese): “Se andavamo avanti fino a domani il gol non sarebbe arrivato, loro trovano il gol con un jolly, tanti episodi non ci girano a favore, dobbiamo continuare su questa linea, dobbiamo avere più consapevolezza per non partire con il freno a mano tirato, dobbiamo fare qualche gol in più, mi rasserena che ci arriviamo più spesso lì, dobbiamo essere più cinici. Pubblico? Oggi forse ci ha rimesso il mister che si è preso qualche parola di troppo, la prossima volta magari toccherà a noi, diciamo che fa parte dello sport ricevere qualche fischio quando si perde, Varese è una piazza storica, esigente, abbiamo grandi responsabilità e ce le assumiamo, andiamo avanti, siamo forti anche per questo”.

Mariella Lamonica

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