Come si giudica un 1-1? Con pregi e difetti. Cominciando da quest’ultimi. “Ho già parlato con Bernacchi e Molinari – comincia Cotta dopo l’1-1 del Varese contro il Ligorna – e dopo pochi secondi abbiamo preso un gol evitabile che ci ha tolto venti minuti di lucidità. Poi abbiamo guadagnato campo e creato i presupposti per il pari che è arrivato solo in extremis contro una squadra comunque ben organizzata. Il gol nasce da una rimessa regalata: questi sono particolari su cui bisogna lavorare, perché così non va bene“.
Sul pareggio di Liberati, Cotta si concede una battuta prima di tornare serio: “Ci ha “liberati” da una palla prigioniera perché andare a commentare un 1-0 per chi non ha visto la partita tiene solo il risultato, ma abbiamo creato molto. Resta il fatto che in campo ci sono anche gli avversari e oggi abbiamo affrontato una grande squadra. Le difficoltà nel segnare? Se giocassi potrei rispondere. Io posso analizzare quante volte e come arriviamo nell’area avversaria. Posso solo avere la pazienza di aspettare gli attaccanti che prima o poi si sbloccheranno: oggi non so con quanti attaccanti abbiamo chiuso. Non dobbiamo dargli il peso del non gol, ma la responsabilità del ruolo“.
“Non è stato un periodo facile per me dopo l’infortunio – commenta invece l’autore del pareggio Filippo Liberati – ma grazie all’aiuto di tutti sono riuscito a entrare e incidere. Pareggio importante in un momento sfortunato per noi, per cui sono contento; chiaro che però bisogna fare di più. Il mister? Con lui ho un bel rapporto e mi dice sempre tutto nel bene e nel male. Adesso serve solo approcciare al meglio la nuova settimana per affrontare il Pont Donnaz“.
Protagonista del match è stato anche l’ex biancorosso Luca Miracoli, autore del vantaggio ligure dopo pochi minuti: “Affrontare il Varese è stata per me una bella emozione perché in biancorosso 9 anni fa ho segnato gli unici miei gol in Serie B. Bei ricordi e belle emozioni, ma mi spiace per il risultato perché nelle ultime partite il mio Ligorna non ha raccolto quanto avrebbe meritato”
Matteo Carraro