Operazione Ligorna. Dopo il giovedì di pausa “forzata” il Varese è tornato ad allenarsi alle Bustecche nella giornata di ieri e in mattinata i biancorossi hanno concluso con il sorriso la rifinitura della vigilia della prima trasferta ligure stagionale. I sorrisi (sintomo di tranquillità, che continua ad accompagnare la squadra, e frutto della visita dei ragazzi della Fondazione Piatti) non mascherano però la concentrazione perché il ritornello è sempre quello ed è sempre attuale: “domani sarà una battaglia, ma bisogna vincere“.

“Bisogna vincere – conferma mister Cotta – a prescindere dal fatto che affronteremo una squadra arrabbiata il cui campionato finora non rispecchia i valori di una rosa costruita per stare in alto. Forse non hanno ancora trovato il giusto equilibrio, un po’ come noi, e forse non è il momento migliore per affrontarli, ma se si vuol fare qualcosa di importante tutte le squadre vanno affrontate. Per cui, con voglia e umiltà, scenderemo in campo con il giusto atteggiamento per fare il risultato pieno”.

Campo piccolo, che partita dobbiamo aspettarci?
“Sicuramente una partita di grande attenzione e pressione perché la palla è sempre in gioco: un secondo di distrazione può risultare fatale. Questo discorso vale sempre, a maggior ragione su un campo del genere. Mercoledì l’abbiamo vinta con voglia e determinazione, ma tenendo l’1-0 una palla sporca o una mischia nel finale può risultare fatale; certe partite possono diventare un boomerang e domani dovremo essere bravi ad evitarlo”.

Out Ferrari e out Perissinotto, rientra però Liberati; complice il campo stretto e le rotazioni degli under dobbiamo aspettarci qualche cambio tattico?
“Per come vedo io il calcio bisogna mantenere i ruoli dei giocatori, che sono semplici. Solo Vitofrancesco, per com’è fatto, può spaziare fra più posizioni tranne chi in porta, anche se vedendo quello che ha fatto Giroud a Genova un pensierino ce lo potrei fare (ride, ndr). Tornando a noi, chiaro che ci si può adattare a tutto, ma non bisogna snaturare l’identità di una squadra perché non è il momento di fare esperimenti. Disegnerò una squadra che possa passare da un centrocampo a due ad un centrocampo a tre e, in tal senso, Liberati potrebbe essere un cambio importante. Non dimentichiamo che sarà la terza partita consecutiva e qualcuno potrebbe accusare un po’ di stanchezza, ma tutta la squadra si è dimostrata affamata”.

Guri?
“Si deve sbloccare e, secondo me, deve capire la categoria. Dispiace perché in realtà si era sbloccato con la Fezzanese, ma sappiamo com’è andata, ma questi discorsi “retorici” sono pur sempre veritieri: un attaccante ha bisogno del gol e non appena lo troverà si sbloccherà”.

L’attaccane albanese sarà dunque ovviamente al centro dell’attacco biancorosso con Banfi, e due saranno supportati dagli immancabili Vitofrancesco e Furlan. Da capire chi giocherà al fianco di Mandelli in mezzo (Malinverno scalpita, ma viste le esigenze under occhio alla possibile soluzione Casamassima), mentre non dovrebbe cambiare nulla nel reparto arretrato (Cassano in porta, BaldaroMolinariBernacchiBenacquista in difesa) anche se, sempre in virtù del discorso fuori quota, potrebbe esserci spazio per il 2003 Pisan.
Nota a margine: Stefano Ferrari e Cristian Baldaro, nell’ambito del Progetto Giovani LND, per l’orgoglio della società biancorossa, sono stati convocati per il Raduno Territoriale dell’Area Nord della Rappresentativa Serie D dal selezionatore Giuliano Giannichedda in collaborazione con gli Osservatori. Il raduno si svolgerà mercoledì 8 Novembre a Calmasino (VR) presso il Centro Sportivo Veronello.

Matteo Carraro

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