Sarà il primo e unico derby della stagione: domani pomeriggio, domenica 3 settembre alle ore 15.00, il Varese farà visita alla Varesina per il primo turno di Coppa Italia.
“Partita come le altre – commenta con decisione mister Cotta – perché forse qualcuno la sentirà in modo diverso, ma ha lo stesso valore di quella contro la Vogherese: se vinciamo passiamo il turno, se perdiamo siamo fuori. Sicuramente la Varesina è un’ottima squadra con alle spalle una proprietà forte e mi farà piacere incontrare Vito e Damiano (Spadavecchia e Micheli, ndr), visto che sono stati due miei giocatori, ma il nostro approccio al match non cambierà”.
Com’è andata la settimana?
“Direi bene, come del resto è andata sempre bene fin da quando abbiamo iniziato. La squadra ha intrapreso un percorso per cui ogni giocatore sa bene l’importante di ogni singolo allenamento in funzione della partita. Fin qui non ne abbiamo sbagliato uno, a prescindere dal caldo o dalla pioggia, e dobbiamo continuare così. Infortunati? Solo Diop continua ad avere un problemino: dobbiamo essere cauti”.
In settimana sono stato ufficializzati i Gironi: un commento sul raggruppamento A?
“Voglio andare controcorrente perché non condivido il ragionamento per cui un girone è più facile dell’altro: tutta la Serie D è difficile e in ogni raggruppamento cambiano le facce e le dinamiche, non le difficoltà. Sarà però entusiasmante confrontarsi con realtà che per alcuni sono nuove: iniziamo con calma e poi vediamo cosa ci dirà il campo. La storia del calcio è piena di squadre partite per fare cose straordinarie, e cito la Spal e il Venezia dello scorso anno in Serie B, per poi ritrovarsi in estrema difficoltà di risultati. Il blasone non ti porta a vincere e al tempo stesso non posso conoscere gli investimenti di tutte le realtà di Serie D; ogni partita va semplicemente giocata sulle caratteristiche dell’avversario”.
Pre-Vogherese avevamo scherzato sulla possibilità di vedere Lukaku al Varese. Ti puoi “accontentare” di Leonardo Perez?
“È un nome che circola con insistenza non solo a Varese. So per certo che ha incontrato il Barletta tre giorni fa, che il Casarano farebbe carte false per averlo e che la Reggina lo ha messo in cima alla lista dei desideri. Un nome così fa gola a chiunque e di lui ho solo sentito parlare benissimo: si tratta di un professionista che, qualora scendesse di categoria, sarebbe un lusso. Dove metterei Perez? Sicuramente non in panchina. La società sta corteggiando un attaccante da parecchio e mi auguro che settimana prossima arrivi”.
Matteo Carraro