Al Varese serviva una vittoria e i tre punti contro l’Alba assumono un valore doppio visto il momento. Corrado Cotta è senz’altro soddisfatto e analizza il come è arrivata questa vittoria: “Ogni partita ha una storia a sé. Tante squadre contro il Varese non hanno nulla da perdere: l’avversario non ha fatto un tiro in porta, ma nelle mischie tutto può succedere. Il nostro demerito è stato non averla chiusa, ma tutta la squadra ha voluto fortemente questa vittoria e ce la teniamo stretta. Ringrazio la società perché, nonostante il momento e le voci, ci ha sempre dato il supporto e il segreto di questa squadra è la tranquillità con cui stiamo lavorando“.
Non c’è però tempo da perdere perché domenica si tornerà subito in campo contro il Ligorna. “Domani ho forzato un riposo – commenta Cotta – anche se la squadra, per voce di capitan Vitofrancesco ha chiesto di allenarsi. Questo fa capire lo spirito del gruppo e la voglia di dimostrare il proprio valore. Venerdì lavoreremo con il solito entusiasmo e domenica vedremo cosa porteremo a casa da Genova“.
Vittoria di gruppo, ma c’è spazio anche per i singoli e Cotta si focalizza sui tre subentrati: “Bertazzoli arriva da un infortunio: già domenica scorsa volevo farlo entrare, ma il gol subìto ha cambiato i miei piani perché avevo bisogno di più centimetri. Oggi ha avuto e sfruttato la sua chance. Pisan è stato sfortunato contro la Fezzanese: oggi avrebbe dovuto essere titolare, ma c’è stato un cambio pre-match ed è entrato anche lui con un ottimo atteggiamento. Su Malinverno c’è poco da dire: io devo solo dirgli grazie, sono in debito con lui perché per come si allena e come sente la maglia del Varese è invidiabile. Si è sempre sentito partecipe del progetto e oggi si è meritato l’ingresso in campo in una partita difficile e ha fatto il suo alla grande“. Postilla finale con un pizzico di polemica: “Io sono l’allenatore e le scelte sono mie, giuste o sbagliate che siano. Le mie scelte, però le condivido con le persone di calcio, non con quelli che vanno al bar“.
Elogiato dal tecnico, Andrea Malinverno si presenta ai microfoni con un gran sorriso: “Tornare in campo all’Ossola è qualcosa di indescrivibile: sono il varesino più felice in questo momento, è stata dura, ma abbiamo vinto ca***! Ringrazio il mister per i complimenti, ma questo è il segreto: mi hanno sempre detto di non mollare mai perché prima o poi la chance arriva, è arrivata e l’ho sfruttata. Amo questa squadra, è la mia città: la dedica per questa vittoria va a tutta Varese, alla società e a noi perché ogni giorno diamo tutto. Domenica sarà un’altra guerra: adesso dobbiamo andare subito a tremila perché il campionato è lungo e non dobbiamo più sbagliare“.
Matteo Carraro