“Sono fiero di quanto stiamo facendo a CrossFit il Tempio e ancora più orgoglioso di questa nuova iniziativa”. Per una volta, la soddisfazione di Diego “TheMister” De Bernardi (Presidente di CrossFit il Tempio dei Gladiatori di via Cassano Magnago 6 a Busto Arsizio), non attiene la maniacale organizzazione di una gara-evento ma un corso CrossFit riservato agli atleti con disabilità permanenti (Adaptive) che vogliano comunque cimentarsi in uno sport che ha tra i propri capisaldi l’umiltà, la lealtà e il rispetto. Sempre The Mister: “E’ la nostra bellissima novità di questi mesi. Chiunque sia un atleta adaptive può cimentarsi col CrossFit, frequentando un corso presso il nostro box. Ad attendervi ci saranno due mie atlete: Giulia Travaini (laureata in Psicologia e Comunicazione e diplomata al Licieo Scientifico Sportivo) e Marialaura Garrotto (laureata in Filologia Moderna e specializzata nelle attività di sostegno didattico) che hanno studiato, frequentato e ottenuto la certificazione di Trainer per questa tipologia di corsi”.
Il progetto MAAFA (acronimo di Metodologia dell’Allenamento nell’Attività Fisica Adattata), non è un semplice Diploma di allenatore di ginnastica adattata, ma è riconosciuto e certificato sia dal CONI che da CrossFit e comporta l’erogazione di crediti importanti per chi lo ottiene.
Corsiste e diplomate d’occasione, Giulia Travaini e Marialaura Garrotto (nella foto) forniscono all’unisono premesse, sviluppo e risultati della loro esperienza. Un conseguimento dall’alto contenuto sportivo, tecnico e valoriale:
“Abbiamo entrambe la passione per lo sport e l’attitudine alla cura per l’altro. Motivi che ci hanno portato a partecipare al Corso “MAAFA 2023- Formazione e metodologia dell’allenamento nell’attività fisica adattata” organizzato dall’Adaptive Academy e sostenuto da molteplici enti: Crossfit Accademiles, Bionic People, Apes Lab, Crossfit Italia, ASD Esercito.L’obiettivo era quello di formarci come allenatrici e quello di promuovere sul nostro territorio una cultura di allenamento sportivo adattato e inclusivo e quindi accessibile a tutti. Così abbiamo costruito un bagaglio di nozioni e di esperienze che ci consente di essere allenatrici in grado di condividere la pratica di allenamento con chiunque abbia disabilità motorie, sensoriali e cognitive. Le buone pratiche però si possono adottare solo se si crea una rete di esperti che hanno voglia di invertire le prospettive e il coraggio di sposare l’inclusione senza riserve! Abbiamo dunque imparato che mettersi nei panni dell’altro ti aiuta a capirne le esigenze e scegliere per lui la migliore linea di allenamento che non ha valore solo tra le mura della palestra ma proietta i suoi raggi soprattutto nella quotidianità, nell’autonomia e nella libertà di scelta e di azione che ognuno indistintamente dovrebbe avere.L’attività fisica adattata, che noi abbiamo sperimentato attraverso il Crossfit, è dunque un nuovo modo di intendere lo sport, che non è solo competizione con sé stessi e con gli altri ma uno strumento prezioso per sviluppare quei potenziali insiti in ognuno di noi”.
“Nello specifico, il corso è consistito di tre giorni di formazione con esperti dell’attività fisica adattata con approfondimenti tecnici, teorici e pratici. Abbiamo seguito delle lezioni frontali e poi sperimentato in prima persona. Si è trattato di un Workshop “inverso” dove l’obiettivo era quello di migliorare la performance di un soggetto, facendo leva sulle particolari abilità che quest’ultimo sviluppa in condizioni di limitazione motoria e sensoriale. In parole povere: abbiamo svolto dei workout bendati o simulando la mancanza di un arto e questo ci è servito per capire che non è di certo facile ma non è necessariamente eliminare un esercizio…basta solo adattarlo!Il tutto si è concluso con un esame finale (superato) che ci ha concesso di iscriverci all’Albo Nazionale dell’ASI (Associazioni Sportive Sociali Italiane), come istruttrici sportive e di ricevere un diploma di qualifica tecnica in “Attività sportiva adattata” riconosciuto dal CONI”.
Giovanni Castiglioni