Gabriele Donati, neo-coach di Basket Marnate, fa un passo indietro per farne, è la speranza, due avanti.

L’allenatore che nelle ultime stagioni aveva guidato Campus Varese in serie B, lascia la categoria per accasarsi ai biancoverdi, club che in prospettiva futura figura tra i più appetiti nel panorama della serie C Regionale.

“Prima di tutto – esordisce Donati -, vorrei esprimere la mia soddisfazione per aver ricevuto la chiamata da parte di un club importante e in ascesa come Basket Marnate. Il Presidente Tomasich e tutti i dirigenti marnatesi mi hanno manifestato fin da subito apprezzamento, totale fiducia e grande considerazione. A Marnate fin dai primi contatti mi sono sentito al centro e protagonista assoluto del loro progetto e, non è mai superfluo sottolinearlo, è sempre bello e gratificante essere considerato la figura-guida di un nuovo ciclo tecnico. Così, sia per questa ragione, sia per una totale condivisione di idee e prospettive cestistiche, ho accettato con grande entusiasmo la proposta marnatese”.

Idee e prospettive: parliamone…
“Beh – continua l’ex-tecnico roburino -, al Basket Marnate le idee, che come sempre rappresentano il motore di un club, sono ben chiare. Tra queste la più importante è voler continuare lungo il percorso di crescita che partendo dal basso arriva fino alla prima squadra. Sono ormai alcuni anni che il Basket Marnate ha imposto il suo nome come una delle realtà più vive e dinamiche del territorio varesino. L’eccellente collaborazione con Gorla Maggiore, che ha dato vita al progetto Ma.Go., può contare su una base che giorno dopo giorno aumenta la sua ampiezza, vanta numeri globali consistenti e a livello giovanile ha già prodotto risultati più che buoni. Entrambe le società hanno la volontà di continuare a crescere nel settore giovanile e battendo questa strada esprimono il desiderio di offrire sbocchi senior a tutti i nostri atleti. Per ora, a livello senior, possiamo contare su una squadra che, con il marchio Draghi Gorlazy partecipa alla serie D, mentre come Basket Marnate gioca, appunto, in serie C Regionale, ma l’obiettivo comune è ben noto e dichiarato: lavorare sempre di più e sempre meglio con i giovani per poter poi garantire loro prospettive anche in ottica prime squadre. Invece, per quanto le riguarda le prospettive penso che sarà davvero interessante camminare verso il traguardo che ci siamo dati insieme al presidente Tomasich: l’approdo in serie B nel giro di un paio di stagioni. Quindi, a Marnate, lavorerò per tagliare un traguardo ambizioso: raggiungere una categoria che, in questo momento, rappresenta la “comfort zone” per un club che già adesso ha dimensioni, organizzazione, struttura tecnica e seguito idonei per affrontare una categoria così impegnativa”.

Se la serie B è il traguardo, qual è il punto di partenza?
“La partenza è rappresentata dalla grande fiducia che riponiamo nel gruppo storico, ovvero nello zoccolo duro formato dal gruppo di giocatori che nelle ultime stagioni prima hanno dominato la serie CSilver e in seguito si sono comportati molto bene anche in CGold. Sto parlando di giocatori super collaudati come Arui, Guidi, Preatoni, Augusto e da un giovane come Pogliana, playmaker classe 2004, il quale nello scorso campionato ha già dimostrato di poter essere protagonista in categoria. Nel telaio, rodatissimo e affiatato, formato da questi cinque ragazzi abbiamo inserito due elementi importati e, va da sè, di grande affidabilità come Claudio Negri, centro espertissimo che è giustamente considerato come un “professore” delle “minors” e Federico De Franco, altro lungo con buona esperienza e solide referenze guadagnate nel corso degli anni. A dar man forte al questi sette giocatori ci saranno tre giovani sui quali puntiamo molto in termini di crescita e di rendimento. Mi riferisco a Scaltritti, ala versatile e di grande talento che per le sue caratteristiche tecniche e fisico-atletiche sarà in grado di spaziare su tutto il fronte offensivo, mentre in difesa potrà regalarci preziosissima e determinante duttilità tattica. E, ancora, faccio riferimento a due Under cresciuti nel nostro settore giovanile: Lavelli e Zivkovic, rispettivamente playmaker classe 2005 e guardia classe 2004 sulla rampa di lancio e pronti a dire la loro anche a livello senior. Il tutto, ribadisco, per andare a comporre un bel “mix” tra esperienza e gioventù nel quale in “senatori” saranno ovviamente i trascinatori di un gruppo in cui i giovani ci piacerebbe fossero davvero attiva e importante. Insomma, i giovani come classico valore aggiunto in una squadra che, a giudizio unanime, potrà contare su una sostanziosa cifra di talento e classe negli esterni e sull’efficacia garantita da giocatori interni certamente ben assortiti. Su queste basi io e il mio assistente Alessandro Grati non vediamo l’ora di iniziare questa nuova avventura in una società che – conclude il neo-allenatore marnatese -, per dinamismo, risorse e ambizioni è senza ombra di dubbio una delle realtà più accattivanti del territorio varesino”.       

Massimo Turconi

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