La Pallacanestro Varese è pronta a fare ritorno al Lino Oldrini di Masnago, sabato 11 marzo alle ore 20:30, a quasi un mese dall’ultima volta, il 12 febbraio nel derby perso contro l’Olimpia Milano 75-87. La sfida che attende i biancorossi è delle più attese, quella contro la Carpegna Prosciutto Pesaro.

Per la terza volta in stagione la OJM e i marchigiani si troveranno di fronte, con uno score che dice 0-2 in favore della squadra guidata da Jasmine Repesa. C’è sicuramente perr questo, tanta voglia da parte della Pallacanestro Varese di trovare la prima gioia di questa stagione contro Pesaro, sfatando il tabù che la vede sempre sconfitta, finora, nelle partite contro le squadre che la precedono in classifica, oltre che per vendicare la cocente sconfitta di Coppa Italia.

Di questa importante sfida, soprattutto per la bagarre playoff, abbiamo parlato con Giovanni De Nicolao, facendo anche un passo indietro alla sfida di Napoli di domenica scorsa.

Giovanni, a Napoli avete dato una risposta importante, di squadra, dopo un periodo complicato, soprattutto in termini di risultati. Quant’è stata importante questa vittoria?
“Tanto. Siamo stati bravissimi a rimanere in partita nonostante il loro break inziale nel quale sono stati abili a segnare tanto. Ovviamente noi abbiamo sbagliato qualcosa in difesa, però loro con Wimbush ci hanno messo in grande difficoltà, soprattutto negli uno contro uno. Però, nel secondo tempo, c’è stata una grande risposta della squadra e penso che difensivamente nel terzo e quarto quarto siamo stati super. Da lì dobbiamo ripartire per fare sempre meglio”.

Cos’è cambiato proprio tra primo e secondo tempo? Avete parlato in spogliatoio o c’è stato altro?
“In spogliatoio si dicono un po’ le stesse cose alla fine, di essere più solidi e duri da superare, poi però bisogna fare questo in campo. Fortunatamente siamo riusciti a farlo, siamo rimasti uniti come squadra, abbiamo visto che, nonostante due quarti terribili in difesa, eravamo ancora in partita ed abbiamo capito che svoltando dietro avremmo potuto vincere. Penso che la chiave sia stata la fiducia, in noi singoli e nel lavoro degli altri in uno contro uno, senza mai tirarci indietro”.

Lei pensa che questa squadra farà mai una difesa a zona? O per filosofia sarà impossibile vederla applicata in campo?
“Mai dire mai. Non si sa mai, perchè ci potrebbero essere occasioni in cui potrà servivre. Sicuramente non fa parte della nostra filosofia di gioco però è una cosa che abbiamo nelle nostre corde, che abbiamo provato in allenamento, ma che non abbiamo mai messo in pratica finora in partita”.

Lei a Napoli si è mostrato pronto è concreto quando è stato chiamato in causa. E’ soddisfatto di quanto fatto a livello personale?
“Quando il coach mi mette in campo io dò sempre il 100% e cerco di dare il mio contributo sia in attacco che in difesa. Sono contento di come sono entrato e del contributo dato alla squadra”.

Come si sta trovando nella condivisione del ruolo con Ross?
“Siamo due giocatori molto diversi, per caratteristiche e stile di gioco ma proprio per questo penso che siamo complementari, riusciamo a completarci bene a vicenda. Possiamo benissimo giocare insieme, alternandoci nel ruolo di play e guardia, c’è una bella competizione in allenamento e mi sto trovando molto bene”.

Arriva la partita con Pesaro, una delle più attese, quasi una classica di questo campionato. Dopo le sconfitte all’andata e nei quarti di Coppa Italia, su cosa vi state concentrando per provare a vincere questa volta?
“Sicuramente la prima cosa che dobbiamo fare è approcciare bene alla gara. Quella con Pesaro è diventata quasi un classico di quest’anno. Dobbiamo e vogliamo per forza rifarci dalla due sconfitte subite. Dobbiamo riuscire ad uscire sempre bene dal riscaldamento perché possiamo essere davvero un grosso problema per le altre squadre se ci riusciamo. Ce lo siamo detti anche a Napoli, ce lo stiamo ripetendo in questi giorni e speriamo di riuscirci domenica”.

Secondo lei qual è, a livello tattico, la situazione che vi ha messo più in difficoltà nelle due gare precedenti?
“Pesaro è un’ottima squadra, tatticamente nell’ultima gara ci ha portato molto in post basso, mettendoci in grande difficoltà e questo ha funzionato per loro. In campionato, invece, ci aveva fatto male con le giocate da fuori di Moretti e Cheatam, che avevano aperto il campo ottimamente. Poi è chiaro che nelle due sconfitte ha influito l’approccio che abbiamo avuto, sbagliato, al match, che in entrambi i casi ci ha costretto ad inseguire”.

Avete mai pensato o ci pensate al fatto di non essere mai riusciti a vincere, quest’anno, con le squadre davanti a voi in classifica in campionato? Pensa possa subentrare una sorta di blocco psicologico nella squadra?
“In realtà ti dirò che non ci è mai passata per la testa questa cosa, siamo molto bravi a guardare gara dopo gara senza pensare a queste cose. Quindi non penso possa subentrare una qualche forma di sudditanza psicologica, però, ora che me lo hai fatto notare, dico che sicuramente sabato con Pesaro può essere una buona occasione per sfatare questo tabù e dimostrare a tutte le altre squadre che ci siamo e che puntiamo in alto”.

Alessandro Burin

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