Da Varese a Belgrado. Non è solo il viaggio degli atleti “nostrani” impegnati nei Mondiali Assoluti di Canottaggio sulle acque del bacino remiero dell’Ada Ciganlija, ma anche il percorso di una delegazione del Comitato Organizzatore dei Grandi Eventi sul Lago di Varese.

Pierpaolo Frattini (Direttore Genarale), Paolo Cortellezzi (Responsabile Infrastrutture), Maurizio Fratini (Tecnology Manager) e Michele Marocco (Responsabile Comunicazione) saranno infatti in Serbia per tre giorni, da quest’oggi martedì 5 a giovedì 7 settembre, per conoscere e studiare la macchina organizzativa di un Mondiale Assoluto. Non è un mistero, infatti, che la Città-Giardino (per voce del Sindaco Davide Galimberti) sia da tempo intenzionata a proporsi per ospitare la massima kermesse internazionale, a maggior ragione dopo i successi e gli ottimi riscontri nella gestione degli eventi giovanili e delle tappe della Coppa del Mondo.

Come anticipato dallo stesso Frattini, però, la visita a Belgrado fungerà anche da supporto per gli atleti varesotti in acqua e, per quel che concerne l’interesse della Canottieri Varese, fari puntati su Nicolò Demiliani. L’atleta giallo-azzurro sarà impegnato nel quattro di coppia PL e non mancano le ambizioni di vittoria: l’equipaggio italiano (di cui fa parte anche Luca Borgonovo della Canottieri Gavirate, insieme Pietro Willy Ruta e Matteo Tonelli) ha iniziato a prendere confidenza con il campo di gara quest’oggi vincendo la propria batteria. Le regata del quattro di coppia è stata la prima vista della delegazione varesina e Pierpaolo Frattini commenta: “Siamo davvero soddisfatti del risultato e l’augurio è che possa essere di buon auspicio per tutti i varesotti coinvolti e, in generale, per tutta la Nazionale“. Grande attesa anche per il ritorno dell’accoppiata olimpica Federica Cesarini-Valentina Rodini (dopo l’infortunio di quest’ultima) con la speranza di ripetere l’impresa di Tokyo; avvio non dei migliori, ma ci sarà la possibilità di rifarsi con i recuperi.

Le aspettative per l’Italremo sono alteconferma Frattini perché l’Italia è tradizionalmente uno dei punti di riferimento nel panorama del canottaggio mondiale. Sarà un campionato particolare anche perché, con le Olimpiadi di Parigi 2024 in vista, ci sarà parecchia determinazione nel voler conquistare non solo le medaglie ma anche i pass olimpici. Mi aspetto un livello altissimo e bagarre serrata fino alla fine visto che anche alcune Finali B qualificheranno per Parigi”.

Entrando nello specifico degli equipaggi azzurri, Frattini prosegue: “Bene o male le nostre formazioni sono quelle viste alla Coppe del Mondo di Varese, al netto di qualche rimaneggiamento. Sono felice di rivedere la coppia Cesarini-Rodini e mi auguro che il quattro di coppia PL possa regalare enormi soddisfazioni; in generale spero di vedere parecchi azzurri tornare da Belgrado con una medaglia al collo”.

Passando a questioni più “tecniche”, alias organizzazione di un Mondiale Assoluto, Frattini non nasconde un sorriso: “Sono curioso di capire le dinamiche organizzative e logistiche. Io ho partecipato a diversi campionati Assoluti da atleta, vincendone due, ma assistervi direttamente e con occhio critico gioverà senz’altro al nostro movimento e sarà per noi un’esperienza formativa. Belgrado è una realtà importante per il canottaggio e il campo gara è davvero bello, visto che non è particolarmente ventoso e la location è tra le più belle d’Europa. Il Mondiale a Varese resta un sogno? Al momento è così ed è giusto che sia così: il biennio 2024/25 è già stato assegnato, per cui se ne potrà parlare dal 2026 anche se, già dopo Belgrado, le Federazioni inizieranno a discutere in merito. Noi vogliamo farci trovare pronti e, pertanto, nel 2024 ospiteremo la prima tappa della Coppa del Mondo e siamo al lavoro per cogliere eventuali altre occasioni”.

Matteo Carraro

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