Cielo coperto dalle parti delle Bustecche, ma un timido raggio di sole compare ad illuminare il campo proprio mentre il Città di Varese, guidato dal neo (vecchio) tecnico Gianluca Porro entra sul sintetico delle Bustecche per la prima sessione di allenamento in vista del delicatissimo match di domenica contro il Desenzano.

Nessuna conferenza, non c’è bisogno delle parole in un momento come questo, ma è stato inevitabile inaugurare il pomeriggio con il consueto discorso pre-allenamento. Parola allo stesso Porro che ha riunito la squadra (davanti a Rosati, Merlin e Amirante) per, probabilmente, iniziare ad infondere fiducia e tranquillità al gruppo. Qualche parola anche del patron Rosati e via alla sessione inaugurata dal risveglio muscolare agli ordini del prof. Bezzi davanti al solito irriducibile gruppo di tifosi che accoglie con gioia il ritorno del tecnico classe ’79.

Poi, tanto, tantissimo lavoro tattico con il pallone a tutto campo per infondere l’idea di gioco offensivo. Un dato che fa riflettere riguarda infatti i gol messi a referto nelle ultime nove partite: appena due. Numero che dovrà obbligatoriamente essere incrementato se si vuole inseguire la salvezza e, non a caso, lo stesso Porro si è rivolto con particolare insistenza a Ferrario per spronarlo a ritrovare quella cattiveria sotto porta indispensabile al Varese. Speronare la squadra sì, ma lasciando a tutti i giocatori la licenza di sperimentare giocate in tranquillità. Proprio la serenità, in campo e fuori, dovrà essere l’arma in più del Varese nelle ultime dieci partite; esattamente ciò che è mancato per tutta la stagione.

La sessione finale del pomeriggio ha visto la divisione del gruppo: da una parte tanto lavoro atletico per recuperare dalla trasferta di Breno, dall’altra gioco col pallone nello stretto. La novità di giornata è stato il rivedere i sorrisi dei giocatori in campo tra una smorfia di stanchezza e l’altra: fiducia e ottimismo le chiavi per risalire, consapevoli tuttavia di quanto sarà difficile recuperare il gap di sette punti per centrare la salvezza. Lo stesso Porro, uscendo dal campo, con un sorriso si è lasciato scappare: “Sarà dura, noi daremo tutto come è sempre stato, e…“.

Matteo Carraro

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