Nato l’8 febbraio. Come James Dean, Giuseppe Ungaretti, Jules Verne e John Grisham. Compagnia discretamente qualificata accomunata secondo lo zodiaco dal segno dell’Acquario e da “un potere ipnotico che permette loro di influenzare le persone e le situazioni in cui si trovano. Forse perché consapevoli della propria influenza e responsabilità nei confronti degli altri, i nati in questo giorno possono sembrare seri e a tratti complicati. Possono tollerare, ma non amano molto chiacchierare”. Vai a sapere se Jorge Vargas (perché è di lui, 47 anni oggi, cui si fa riferimento), sia davvero così. Ma chissà che gli astri non ci abbiano visto giusto considerati ruolo e attività curricolare.

Santiago 76. Per il Tractor una semplice nota biografica (va da sé, luogo e data di nascita), per gli appassionati dello sport che mette i piedi sul tavolo della storia decisamente qualcosa di più. Cioè, la prima (e unica) Coppa Davis italiana nella trasferta più controversa, iconica, politicamente rilevante (e cavalcata), di tutta la parabola sportiva azzurra. Un’avventura che molti volevano non si facesse, dall’esito incerto ma con un risultato sorprendente e memorabile. E se fosse la storia di Vargas alla Pro Patria? ¡Feliz cumple Tractor!

Giovanni Castiglioni

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