Archiviato lo strepitoso Europeo Flag di Grosseto, che ha visto l’Italia trionfare nell’Under15 Mista e arrivare a medaglia con entrambe le Under17 (argento per le ragazze, bronzo per i ragazzi), è tempo delle riflessioni e a tirare le somme non può che essere il condottiero di tutte e tre le formazioni.

In un contesto meraviglioso e rivestito a festa come quello della Fattoria La Principinaattacca Enzo Petrillonon poteva che essere tutto perfetto e l’evento è stato impreziosito dalla presenza del Ministro per lo Sport e per i Giovani Andrea Abodi e del Presidente della FIDAF Leoluca Orlando. Colgo subito l’occasione per complimentarmi con gli organizzatori per aver messo in piedi un evento incredibile, regalando giornate uniche a tutti gli atleti e le delegazioni al seguito. Sui risultati cosa posso dire? Che siamo andati quasi oltre le nostre aspettative. Intendiamoci: le pressioni, in senso buono ovviamente, non mancavano, ma chiudere un Europeo con un en plein di medaglie è un traguardo eccezionale. Nessuno come noi“.

Un percorso quasi netto per le giovani leve allenate dal vicepresidente degli Skorpions Varese e il dato più eclatante è che su 19 partite giocate gli azzurrini ne hanno vinte 17. Fatale ai ragazzi il ko in semifinale contro Israele; rammarico per le ragazze nello scontro diretto con la Gran Bretagna. “Fare 19 su 19 sarebbe forse stato troppo scherza Petrillo ma nulla m’impedisce di pensare che avremmo potuto farcela. Per l’Unde15 è stata una soddisfazione immensa trionfare davanti al nostro pubblico e la coesione di squadre che è nata fin dai primi allenamenti è stata davvero incredibile. Stesso discorso che vale anche per gli U17. Purtroppo contro Israele abbiamo avuto la palla della vittoria nel finale ma non siamo riusciti a concretizzare: noi e loro eravamo le squadre più forti in gara e, infatti, Israele ha vinto agevolmente la finalissima contro la Serbia. Dispiace, invece, per le ragazze perché dopo un percorso straordinario abbiamo sbagliato proprio la partita più importante; fa comunque parte del gioco e anche dalle sconfitte si può imparare molto“.

Ed Enzo Petrillo cosa ha imparato da questo Europeo?Ho imparato che dentro di me ho ancora la voglia e la passione di un ragazzino che si approccia per la prima volta a questo sport. Ho accettato con gioia la possibilità di essere coach di queste squadre, consapevole che avrei dovuto sacrificare le mie ferie per partecipare ai raduni e agli allenamenti. Arrivare a Grosseto e raccogliere i frutti di tutto ciò, ma soprattutto vedere la gioia negli occhi dei ragazzi, mi fa dire che ogni mio sacrificio è valso la pena“.

Allenatore della Nazionale e vicepresidente degli Skorpions. Vista la folta presenza grigiorossa l’orgoglio è duplice per Petrillo che chiude: “Il football mi tiene bello attivo perché ho sempre milioni di cosa da fare o a cui pensare per tutto l’anno. I risultati raccolti con la Flag gratificano tutto l’immenso lavoro svolto dal movimento italiano in questi anni per costruire una base che, ne sono certo, porterà i suoi frutti anche nella Nazionale Tackle. Archiviata questa parentesi, in attesa di aprirne altre a tinte azzurre, ora tornerò a concentrarmi al 100% sugli Skorpions perché una nuova stagione è alle porte e, dal giovanile fino alla Prima Squadra, vogliamo continuare ad essere protagonisti sia in IFL sia a livello giovanile“.

Matteo Carraro

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