Torna l’appuntamento con la rubrica di approfondimento post-operazioni di mercato. Tra le compagini del Girone A in dirittura d’arrivo per quanto riguarda la costruzione della rosa vi è la Castanese 2.0 di mister Garavaglia, tornato all’Annibale Sacchi dopo una stagione nel calcio giovanile professionistico, mentre i neroverdi vivevano il breve sogno Serie D, terminato con la retrocessione ai playout. Archiviate le difficoltà degli ultimi mesi, la famiglia De Bernardi si è affidata all’esperienza dell’ex Vergiatese Franco Tosca per dare vita a un gruppo che vorrà distinguersi per il trinomio “testa, gambe e cuore”. Ed è proprio dai galletti di Vergiate che proviene una percentuale non indifferente di una squadra completamente rivoluzionata rispetto alla scorsa annata. Dagli estremi difensori fino alle pedine offensive, scopriamo cosa potremo aspettarci dai vicini di Castano Primo.

L’unica conferma del gruppo porta il nome di Alessandro Di Lernia (2002), giovane portiere al primo anno da senior che dopo la vittoria dei playoff di due stagioni fa si era allontanato solo momentaneamente dai neroverdi. Al suo terzo anno con questi colori, metterà al servizio della squadra quel mix di sicurezza ed esperienza che lo rende un profilo veterano, indipendentemente dalla carta d’identità. Ad affiancarlo nella batteria portieri ci sarà Riccardo Catizone (2004), under pronto a crescere e imparare dal suo collega di reparto, a cui saprà sicuramente mettere la giusta dose di pressione.

È un reparto difensivo variegato quello che presidierà l’area di rigore. Quando si tratta di alzare muri, il capomastro che sovrintenderà ai lavori non può che essere l’argentino Maximiliano Pescara (1991), molto prevedibilmente prossimo leader del gruppo. Ad affiancarlo al centro della difesa ci sarà il connazionale Juan Pablo Rubio Grezzana (1996), per un’intesa a ritmo di tango che potrebbe rivelarsi un osso duro per gli attaccanti avversari. Oltre ai tasselli di esperienza, mister Garavaglia potrà contare anche su due profili giovani quali Riccardo Raimoldi (2003) ed Edoardo Zangrillo (2001), entrambi con un buon minutaggio in carriera a dispetto dell’anno di nascita. Per concludere la panoramica, la spinta di Giuliano Caputo (1997) a sinistra e di Michele Crispo (2002) a destra potrebbe essere l’asso nella manica di una formazione vivace e volenterosa sulle fasce. Non ancora ufficializzati, ma aggregati alla squadra in questa preparazione, gli under Emanuele Lazar (2003) e Federico Viganotti (2003), entrambi provenienti dalla Vergiatese.

Passiamo qualche metro più avanti, dove si fa sentire ancor di più la componente ex granata. Sul versante costruzione e qualità, la presenza di un centrocampista di precisione chirurgica come Souhail Mhaimer (2001) potrà essere il valore aggiunto di un reparto che trova nel ventiduenne il suo elemento più senior. Sul versante corsa e sostanza, ecco che Jacopo Bruni (2004), già al suo terzo anno nell’orbita delle prime squadre, potrà ritagliarsi uno spazio importante a fianco di compagni a lui già familiari come Marco Bertoli (2003) ed Edoardo Catizone (2003), che il ds Tosca ha voluto portare con sé in questa nuova avventura. Giocatore più giovane in assoluto della rosa, la scommessa Francesco Carugati (2005) potrà mettere a servizio della squadra le sue doti da regista. Se freschezza e complementarità sono i punti a favore del centrocampo neroverde, d’altro lato la bassissima età media del reparto sarà l’incognita a cui il campo darà risposta nei primi impegni ufficiali.

Terminiamo con l’attacco, che come le altre zone del campo potrà sfruttare a proprio vantaggio l’affiatamento sviluppato nella passata stagione in maglia granata. Il trascinatore del reparto è facilmente individuabile nell’argentino Juan Ignacio Moretti (1997), che ha dalla sua la garra tipica dei giocatori latinoamericani. Mezzala che combina fisicità e fantasia, con le sue dodici reti ha avuto un ruolo determinante nella salvezza dei granata nella passata stagione. Oltre a lui, chi a Vergiate ha trovato un ottimo trampolino di lancio è Antonio Quartesan (2002), esploso letteralmente in una categoria in cui ha sfruttato abilmente ogni occasione per mettersi in mostra, scuotendo più volte gli ultimi metri con la sua scarica di adrenalina. Tanta la voglia di tornare a incidere per Simone Dellavedova (2002), reduce da un’annata travagliata a causa di qualche problema fisico di troppo che l’ha costretto a diversi periodi di stop. Memore dei sette gol di due stagioni fa con la maglia della Sestese, il giovane centravanti è sicuramente in credito con la fortuna calcistica. A completare il reparto, gli altrettanto giovani Nabil Moussafir (2002) e Manuel Oliviero (2004), già collaudati al Landoni, e il trequartista Davide Romeo (2002), arrivato a rinforzo della trequarti dopo la stagione vincente nel neo-promosso Saronno.

A cosa potrà puntare la Castanese? Alla luce di quest’analisi, sembrerebbe che eventuali carenze in termini di esperienza possano essere compensate dalla compattezza del gruppo e dal desiderio di riscatto della società. Guidata da un comandante del calibro di mister Garavaglia, la truppa neroverde sembra poter ambire serenamente alla left side e – perché no? – provare a mettere i bastoni tra le ruote alle compagini sulla carta più attrezzate. Missione possibile? Al campo la sentenza.

Silvia Alabardi

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui